PREMESSA
L’Armeria Brignoli di Gardone Val Trompia è ben conosciuta per l’ampia disponibilità di strumenti termici, in particolare di prodotti Pulsar. Grazie alla collaborazione di Gianni Brignoli, ho potuto testare durante i mesi di maggio e giugno un esemplare del visore termico TELOS LRF XP50 , il cui acronimo svela anche la presenza di un telemetro integrato e la possibilità di aggiungere successivamente un telemetro laser ai modelli che ne sono privi, sostituire il sensore, sostituire l’obiettivo.
Attualmente, il prezzo suggerito da Brignoli per il mese di giugno è di 3650 euro IVA INCLUSA.
Come sempre, all’interno di questa video recensione non solo potrete conoscere le caratteristiche tecniche, i pregi e i difetti di questo strumento, ma anche le mie impressioni pratiche sul campo. Ho avuto la possibilità di utilizzarlo di notte nell’osservazione di caprioli, cervi e cinghiali, oltre a portarlo con me per una sessione diurna al poligono per valutare le sue prestazioni in condizioni decisamente poco adatte a un visore termico.
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CARATTERISTICHE TECNICHE
Categoria | Specifiche |
---|---|
Sensore | Non raffreddato |
Risoluzione sensore | 640x480pixel |
Pixel di passaggio | 17 micron |
NETD | <18 mK |
Frequenza fotogrammi | 50 Hz |
Lenti dell’obiettivo | F50/1.0 |
Ingrandimento | 2,5 – 10x (ingrandimento x4) |
Campo visivo | 12,4° x 9,3° a 100 m |
Raggio di individuazione | 1800 m |
Schermo | AMOLED HD, 1024×768 pixel |
Estrazione pupillare | 14 mm |
Registratore video | Dimensioni file generati: 1024×768 pixel, .mp4 / .jpg |
Memoria incorporata | 64 GB |
Wifi | Standard di sicurezza IEEE 802.11 b/g/n/ac (WPA), 2,4 / 5 GHz |
Bluetooth | – |
Grado di protezione | IPX7 (impermeabile) |
Temperatura operativa | Temperatura di esercizio -25°C – +40°C |
Supporti compatibili | 1/4″ |
Alimentazione | Pacco batteria agli ioni di litio LPS 7i, 6400 mAh |
Durata della batteria | 8.5 ore a 22°C |
Alimentazione Esterna | 5 V, 9 V (USB tipo C) |
Materiale corpo | Polimeri rinforzati con armatura in gomma |
Dimensioni | Dimensioni: 238x72x62 mm |
Peso | 0,67 kg |
Dove acquistare | https://www.brignoliarmi.it/ |
Sito ufficiale | https://pulsarnv.com/products/telos-lrf-xp50-thermal-monocular |
MODELLI DISPONIBILI
La gamma Telos affianca la serie AXION nell’ampio catalogo Pulsar sono disponibili 8 visori termici Telos: la serie XL50 la XP50 la XG50 e la XQ35, tra questi sono disponibili anche le versioni LRF dotate di telemetro. Le differenze principali consistono nella grandezza del sensore e del diametro dell’obiettivo principale e del valore NETD.
Descrivendo piu’ specificatamente la serie Pulsar XP50 posso confermare che esiste la versione con telemetro e quella senza. Una caratteristica molto interessante del Pulsar Telos è la possibilità di sostituire non solo il modulo LRF, ma anche successivamente il sensore e l’obiettivo e aggiungere eventualmente il telemetro qualora aveste acquistato la versione che ne è sprovvista. Si tratta di un vero e proprio prodotto aggiornabile, il che potrebbe rappresentare un valore aggiunto per tutti coloro che, consapevoli di dover investire una cifra considerevole, non vedranno svalutare il loro prodotto nel corso del tempo. Con un investimento certamente inferiore rispetto a quello iniziale, potranno aggiornarlo con le ultime tecnologie disponibili.
DOTAZIONE DI SERIE
Come sempre, il visore termico della Pulsar è custodito all’interno di una scatola bianca e blu che riporta, oltre al logo Pulsar, la sigla del prodotto, il motto della azienda e alcune caratteristiche principali dello strumento. All’interno potrete trovare, oltre al visore, la nuova batteria LPS7i dotata di copertura protettiva, un coperchio batteria di ricambio, un adattatore per l’alimentatore, un cavo USB di tipo C con adattatore USB di tipo A, una cinghia da polso, una guida per l’avvio rapido, un panno per la pulizia dei componenti ottici, la garanzia e un’ottima borsa in cordura con una imbragatura con tre punti di attacco e, vi anticipo, si è dimostrata nell’utilizzo pratico sul campo veramente versatile .
ACCESSORI OPZIONALI
Oltre alla batteria e al sistema di caricamento rapido è possibile acquistare anche il PULSAR Telos LRF Stativ-Adapter che vi consentirà di collegare il visore termico a un treppiede fotografico, costa una trentina di euro circa.
MECCANICA E SISTEMA DI MESSA A FUOCO
PULSANTI
Per quanto riguarda il funzionamento dei pulsanti, tutti e quattro sono utilizzabili attraverso due modalità: pressione breve e pressione prolungata. Il pulsante di accensione consente di accendere il dispositivo, spegnerlo, spegnere il display, riaccenderlo e calibrare il microbolometro. Il pulsante “freccia in alto” avvia la modalità video o la modalità foto, dove potrete regolare le caratteristiche basilari. Quando sarete all’interno del menù principale, questo pulsante consentirà di navigare verso l’alto
Il pulsante “menù” consentirà di accedere, con una breve pressione, al menu rapido, mentre con una pressione prolungata entrerete nel menu avanzato. Con una breve pressione, potrete navigare verso l’alto nel menù, mentre con una pressione prolungata potrete uscire dal menù. In sostanza, questo pulsante consentirà di gestire facilmente le varie impostazioni presenti all’interno del menu.
Il pulsante “freccia in basso” consente di attivare il telemetro, il sistema PiP (Picture in Picture) o di attivare/disattivare la tavolozza bianco caldo/nero caldo. Con una pressione prolungata del pulsante con il telemetro attivato, potrete misurare la distanza; Inoltre, con la pressione prolungata, potrete attivare il moderatore rapido di scansione e disattivare il telemetro. Utilizzato all’interno del menu, servirà per ridurre i livelli di regolazione delle impostazioni o come joystick per la navigazione in basso.
OTTICA
Come facilmente presagibile dalla sigla, questo visore termico utilizza un obiettivo di germanio con un diametro di 50 mm aperto a F /1 che presenta un’elevata trasmissione infrarossa nella gamma LWIR. La gamma spettrale LWIR (Long-Wave Infrared) è una parte dello spettro elettromagnetico che si riferisce alla luce infrarossa con lunghezze d’onda comprese tra circa 8 e 14 micrometri (µm).
L’ingrandimento è compreso tra 2,5x e 10x, e in combinazione con il sensore consente di inquadrare un campo visivo di 12,4° x 9,3° che a 100 metri sono pari a 21.8×16.3 m. È in grado di rilevare un oggetto alto come un cervo sino a 1.800 metri di distanza. È inutile sottolineare che le immagini sono molto nitide e contrastate, come potrete vedere all’interno della videorecensione.
OCULARE E DISPLAY
L’oculare del Pulsar Telos LRF XP50 è di ottima qualità, con un discreto diametro della lente di campo che contribuisce ad evitare in parte l’appannamento durante le più fredde notti invernali, anche se non possiede uno dei diametri più ampi disponibili sul mercato. Tuttavia, le immagini visualizzate dal display AMOLED ad alto contrasto ha una resa cromatica migliorata rispetto ad alcuni modelli Pulsar precedenti che avevo recensito. Possiede una risoluzione di 1024 x 768 pixel e offre una qualità eccellente. Grazie alle numerose palette e alle ampie funzionalità di gestione della luminosità e del contrasto, è possibile godere di un comfort osservativo ottimale anche durante un utilizzo prolungato. Penso che questo sia uno dei pregi distintivi di un prodotto di altissima qualità, rispetto alla concorrenza più .
L’oculare è inoltre ottimizzato con un paraluce morbido in gomma siliconica, facilmente deformabile, coadiuvato da un sistema laterale a “fetta di salame” che può essere ruotato per migliorare il contrasto dell’immagine e proteggere dalla luce diffusa, oltre che dall’eventuale disturbo causato da vento e polvere, a seconda delle condizioni atmosferiche e del terreno durante l’utilizzo pratico sul campo. Ho provato a osservare il display con i miei occhiali da sole e ho notato che riesco a vedere agevolmente tutto il campo visivo.
SENSORE
Pulsar ha utilizzato un sensore termico realizzato in Francia dalla nota azienda LYNRED, di cui vi racconto brevemente la storia nel box qui di seguito. In questo caso, si tratta di un sensore non raffreddato di ultima generazione con una risoluzione di 640×480 pixel e un pixel pitch di 17 micrometri.
Un’altra caratteristica molto interessante, che si evidenzia anche nell’uso pratico, è il valore NETD inferiore a 18 millikelvin. Come potrete vedere all’interno della videorecensione, le immagini sono nitide e contrastate anche di giorno, ed è possibile percepire dettagli interessanti non solo sul soggetto ma anche sul terreno che lo circonda anche in presenza di un minimo delta termico.
BOX DI APPROFONDIMENTO – LYNRED, l’azienda francese che produce i sensori termici
Lynred è un’azienda leader nella produzione di sensori termici e soluzioni ottiche avanzate per applicazioni termiche, come visori termici, telecamere termiche e altri dispositivi di rilevamento termico. Fondata come risultato di una collaborazione tra la società francese Sofradir e l’azienda belga e2v, Lynred ha consolidato la propria posizione nel settore grazie alla sua competenza nel campo dei rilevatori infrarossi.Lynred è coinvolta nella produzione di una vasta gamma di sensori termici, compresi quelli basati su tecnologie come InSb (Antimonide di Indio), MCT (Mercury Cadmium Telluride) e QWIP (Quantum Well Infrared Photodetector). Questi sensori termici sono ampiamente utilizzati in applicazioni militari, di sicurezza, industriali, mediche e scientifiche. L’azienda è nota per la sua innovazione nel campo dei sensori termici e per il costante sviluppo di tecnologie all’avanguardia. La loro esperienza nel settore li ha resi partner affidabili per molte aziende e istituzioni che richiedono soluzioni termiche di alta qualità. |
TELEMETRO
MEMORIA INTERNA
Il modulo interno di memoria è tra i più grandi disponibili sul mercato, con una capacità di 64 GB. Posso confermare che un’immagine pesa circa 170 KB, mentre un video di 30 secondi pesa circa 6 MB (ed è possibile comprimere ulteriormente i video tramite il menu). Per questo motivo, non avrete particolari problematiche a gestire questo strumento senza dover necessariamente scaricare i files tramite l’applicazione Stream Vision 2 o utilizzare il cavetto USB in dotazione. Ricordo inoltre ai lettori che collegando il Pulsar Telos al computer, al primo avvio il menu chiederà se utilizzare il dispositivo per il semplice trasferimento dei dati. Confermando, si aprirà la cartella contenente immagini e video, e potrete trasferirli facilmente sul vostro computer tramite la modalità ” copia-incolla”.
BATTERIA
Come anticipato nel paragrafo relativo alla meccanica e al sistema di messa a fuoco, ho apprezzato il nuovo pacco batteria agli ioni di litio LPS 7i, 6400 mAh, non solo dal punto di vista ergonomico e meccanico, ma anche per la durata di 8.5 dichiarata da Pulsar, ovviamente a una temperatura standard di 22 gradi Celsius. Durante l’utilizzo intenso a cui l’ho sottoposto nei mesi di maggio e giugno, spesso con temperature notturne di 8 gradi Celsius, sono riuscito ad ottenere un’autonomia media di 6,5-7 ore, con il Wi-Fi , spesso attivo.
SOFTWARE, ALGORITMO E PALETTE
Il software di gestione Pulsar è molto stabile, rapido e intuitivo, con la possibilità di gestire rapidamente le impostazioni e di accedere a un menu dettagliato utilizzando un unico pulsante. Nel corso delle settimane di utilizzo, non si è mai bloccato o “freezato”, come si dice in gergo. Certamente, le mie impressioni si basano solo sull’uso nel breve periodo, quindi non posso confermare se potrebbero esserci eventuali problemi nell’utilizzo protratto per più mesi. L’algoritmo fornisce delle immagini nitide e contrastate che soprattutto sono ampiamente personalizzabili.
Palette colore
Altre funzioni utili
Una delle caratteristiche più versatili del PULSAR TELOS XP50 LRF è la sua “Modalità Utente”, che consente di regolare il contrasto e la luminosità e altre caratteristiche in base alle esigenze specifiche e alle condizioni meteorologiche.
Inoltre, la modalità “Picture in Picture” rappresenta un valore aggiunto significativo. Questa funzione consente di visualizzare un riquadro di alta precisione sullo schermo, occupando solo il 10% dell’area totale. Il riquadro ingrandito mostra chiaramente il soggetto inquadrato consentendo all’osservatore di mantenere il controllo completo della scena inquadrata mentre si concentra sui dettagli.. Sul modello TELOS XP50 LRF, questo riquadro viene utilizzato anche per il puntamento durante l’uso della funzione LRF. La finestrella del PIP rimane attiva anche durante la stima continua delle distanze.
Infine, un’altra funzione estremamente utile è la possibilità di selezionare tra tre diversi livelli di sensibilità termica: normale, alta e ultra. È possibile regolare rapidamente il livello di sensibilità tramite l’icona visibile nella parte inferiore del display, utilizzando il pulsante sulla torretta sinistra. Questa versatilità permette di adattare il visore alle condizioni specifiche, garantendo prestazioni ottimali in ogni situazione.
Inoltre, è possibile salvare immagini e video direttamente dal visore termico, oltre che registrare l’audio, offrendo così un’opzione completa per documentare le osservazioni. Altre funzioni utili le potrete verificare analizzando le varie impostazioni che ho riassunto qui di seguito.
FUNZIONAMENTO RAPIDO DEL VISORE TERMICO
VERSIONE testata: 3.1.001
OPZIONI DEL MENU
MENU RAPIDO (Breve pressione del tasto “Menu”)
- Luminosità
- Contrasto
- Tre livelli di amplificazione della sensibilità termica (Normale – Alta – Ultra)
MENU AVANZATO
- Livello di amplificazione: Normale, Alta, Ultra
- Palette colori: Bianco caldo, Nero caldo, Rosso caldo, Rosso, Monocromo, Arcobaleno, Oltremare, Violetto, Seppia
- Filtro specifico:
- Modalità Utente:
- Luminosità icone: Da
- Modalità Picture in Picture (PiP): Acceso/Spento
- Modalità Wi-Fi:
- Impostazione Wi-Fi: Password proprietaria, Banda 2.5GH
- Microfono: attivato/disattivato
- Telemetro: Tipo di reticolo,
- Modalità di calibrazione: Manuale, Automatica, Semiautomatica
- Impostazioni generali: Lingua, Data, Ora, Metri/Y
- Impostazioni predefinite
- Formattazione della memoria
- Ricerca di pixel difettosi
- Informazioni dispositivo
UTILIZZO DELLA “APP” STREAM VISION 2
Molto apprezzabile, rapida ed efficace è anche la nuova applicazione Stream Vision 2. Avendo testato i primissimi termici di Pulsar sin dalla loro creazione, ho potuto verificare il significativo miglioramento di tale applicazione nella sua ultima versione. È risultato molto rapido nello scambio dei dati tra il touch screen dello smartphone e il visore termico (il cambio paletta e’ l’unico che impiega un paio di secondi).
Per utilizzare l’applicazione, è necessario scaricarla al seguentelink disponibile per i sistemi Android e iOS. Successivamente, dopo averla installata, si dovrà attivare la connessione Wi-Fi e verificare la presenza del Telos nella vostra lista. All’interno del menu dell’applicazione, è possibile gestire anche la password, di default è la classica sequenza numerica 1 2 3 4 5 6 7 8, ma è facilmente personalizzabile attraverso il menu dell’applicazione.
L’attivazione è immediata; nel mio caso, il mio smartphone ha confermato l’assenza di rete del Telos per la navigazione Internet. È sufficiente spuntare l’opzione “Non chiedere più” per un aggancio immediato. Come mostrato nel video, tramite l’applicazione Stream Vision 2 è possibile gestire con facilità la maggior parte delle caratteristiche tecniche e impostazioni di questo visore termico.
Tra le varie funzioni cito:
- Aggiornamenti wireless del software: È possibile effettuare facilmente aggiornamenti del software del dispositivo in modalità wireless, garantendo che il tuo cannocchiale termico sia sempre al massimo delle prestazioni.
- Trasmissione in tempo reale: È possibile trasmettere in tempo reale le immagini catturate dal dispositivo direttamente al display di uno smartphone o di un dispositivo mobile, consentendo di condividere l’esperienza con altri in modo immediato.
- Controllo remoto di tutte le funzioni: L’app Stream Vision 2 permette il controllo remoto delle funzioni digitali dello strumento, consentendo di apportare regolazioni e modifiche direttamente dal tuo dispositivo mobile come palette, luminosità, contrasto e altro ancora.
- Archiviazione su cloud: Gli utenti registrati nell’app hanno accesso a uno spazio di archiviazione su cloud dedicato per le foto e i video catturati con uno strumento termico o digitale. Questo garantisce che i tuoi preziosi scatti siano archiviati in modo sicuro e accessibili da qualsiasi luogo.
IMPRESSIONI PRATICHE
Il maltempo delle ultime settimane (pioggia ma anche impossibilità di tagliare l’erba nei campi) che ha condizionato e ostacolato spesso la mia attività di tester, soprattutto per quanto riguarda la strumentazione ottica classica. Di contro si è rivelato un severo banco di prova per questo visore termico. Ha dovuto lavorare anche in situazioni molto critiche, come forti piogge e foschia. Posso confermare di aver apprezzato l’amplificazione a tre livelli durante le notti piovose, mentre durante le giornate serene ho preferito utilizzare il primo livello perché forniva un’immagine nitida e priva di rumore.
L’inclusione del filtro “Smooth” è particolarmente utile solo per ridurre la presenza del classico effetto Moirè. Senza divagare troppo nella tecnica fotografica digitale vi posso solo sintetizzare che si nota un effetto moiré quando si fotografa una superficie contenente dettagli fini e ripetuti che sono in grado di superare la risoluzione del sensore. Il risultato è la presenza di onde nello scatto o di un lieve effetto “griglia” Il filtro smooth può aiutare a ridurre questo effetto, migliorando ulteriormente la qualità dell’immagine anche se tende un po’ ad ammorbidirla. Credo che il sensore Lynred abbia una ottima nitidezza ma talvolta presente un po’ di moirè gestibile con il filtro specifico. Se avessi errato nelle supposizioni, sono disponibile per chiarimenti.
Personalmente, ho notato un netto miglioramento delle immagini senza il filtro attivo, anche se si tratta di una funzione che può essere utile solo in condizioni specifiche che l’utente apprenderà con l’esperienza.
Durante le notti piovose, ho notato che il telemetro, soprattutto in presenza di foschia, talvolta poteva perdere la stima distanza. Questo è comune anche nei telemetri di alta qualità, quindi non è un problema esclusivo di questo modello ma una classica situazione ostativa.
Ricordo inoltre che la sua forma è progettata per essere utilizzata con due mani; pertanto, se decidete di utilizzare il telemetro, ricordatevi di non coprire la zona del laser con le mani. Dal punto di vista ergonomico, il visore termico si è dimostrato più grande della media, il che per me è un vantaggio in quanto preferisco prodotti che creano meno vibrazioni quando li uso a mano libera rispetto a visori più piccoli.
Il sistema di messa a fuoco è simile a quello degli obiettivi fotografici e la stessa cosa è stata progettata anche per l’intervallo di regolazione degli ingrandimenti.
Le ghiere di grande diametro offrono maggiore precisione e un’escursione superiore rispetto a una piccola manopola e per tale motivo si riesce a raggiungere il fuoco con maggiore perfezione. Grazie alla ghiera dell’ingrandimento è possibile passare rapidamente da 2.5x a 10x, il che è un vantaggio rispetto alla maggior parte degli attuali visori termici che richiedono il continuo clic di un pulsante per raggiungere l’ingrandimento desiderato. Questa ghiera, tuttavia, può causare alcune vibrazioni quando si usa il visore a mano libera, dato che è necessario maneggiare una grande manopola mentre si riprende il video e la rotazione implica la creazione di qualche vibrazione.
Osservando con tutte le palette disponibili, vi posso confermare che ho utilizzato e preferito principalmente il “bianco caldo” e il “nero caldo”. È importante ricordare, però, che qualora aveste la necessità di compiere osservazioni prolungate e di mantenere un po’ di dilatazione pupillare notturna sarà fondamentale utilizzare le palette con lo spettro dei colori virato verso il rosso. Questa scelta è particolarmente utile durante l’uso del visore termico nella fase di tiro successiva (ove consentito) con un cannocchiale classico (ad esempio, nella classica situazione crepuscolare). È importante ribadire che l’utilizzo di una classica paletta bianca, verde o azzurra causerebbe un immediato restringimento della pupilla di uscita, con conseguente abbagliamento o difficoltà ambientali durante la fase di tiro.
Nulla da eccepire riguardo al sensore della Lynred coadiuvato dall’obiettivo da 50 mm di diametro; quando ben calibrato.
Come potrete vedere nel video, ho voluto testare il visore termico anche al poligono non perché fosse strettamente necessario, ma per verificare la capacità del nuovo sistema Pulsar image Boost di percepire le minime differenze di temperatura, soprattutto nel mese di giugno. Durante questo periodo, ho utilizzato il visore termico per osservare gli oggetti a una distanza fino a 200 metri. È incredibile come la qualità dell’immagine, soprattutto con la palette monocolore bianco e nero e nero caldo, sia equiparabile a quella dei migliori sensori digitali notte e giorno, specialmente nella modalità bianco e nero.
Personalmente preferisco utilizzare un sistema di ingrandimento del genere con elevato ingrandimento su cavalletto o in appoggio. In questi casi, basta appoggiarsi al finestrino del proprio fuoristrada o al bordo di un’altana, per esempio. Ottima anche la capacità di streaming grazie alla doppia banda da 2,4 GHz e 5 GHz , oltre alla facilità di gestione della APP. Un plauso va anche alla nuova batteria, che effettivamente garantisce un’ottima durata. Qualora abbiate esigenze superiori per la vostra attività, potreste comunque prendere in considerazione l’acquisto di una batteria aggiuntiva.
Ricordo inoltre che questo sistema si può ricaricare e/o alimentare in caso di necessità sia attraverso un classico Battery Pack.
RICONOSCIMENTO
Come già avrete compreso le immagini sono molto nitide e contrastate. È possibile osservare chiaramente i dettagli sui palchi dei cervi (punte, forme, spessore) anche a una distanza di 100 metri e distinguere la reale morfologia tra un cervo e un capriolo anche a una distanza prossima ai 300 metri.
PREGI E DIFETTI
IN SINTESI
Nel competitivo mondo dei visori termici, il Pulsar Telos LRF XP50 si distingue per le sue eccellenti caratteristiche costruttive unite a un sensore di ultima generazione francese. Offre immagini di alta qualità anche a massimi ingrandimenti, rendendolo ideale per osservazioni soddisfacenti a medio-lunga distanza. Dotato di un telemetro integrato e di un ampio grado di personalizzazione, è adatto a vari usi e condizioni. Pulsar ha ascoltato i desideri del mercato, offrendo la possibilità di sostituire l’hardware: acquistando Telos, avrete in pratica un visore termico “per la vita”. È infatti possibile sostituire il sensore, l’obiettivo e il modulo del telemetro laser in base alle innovazioni che Pulsar proporrà nei mesi a venire.
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PREZZO
Il Pulsar Telos LRF XP50 è disponibile presso lo shop online dell’Armeria Brignoli al prezzo di 3650€. Ricordo inoltre che per acquisti superiori a 100€, Brignoli garantisce la spedizione gratuita. È possibile pagare comodamente anche con carta di credito. Vi invito quindi a visitare direttamente questo link.
RINGRAZIAMENTI
Ringrazio come sempre Gianni Brignoli dell’Armeria Brignoli di Gardone Val Trompia – Brescia, che ha messo a disposizione questo prodotto, permettendomi di condividere le mie impressioni personali senza forzature. Ricordo ai lettori e agli appassionati che mi seguono che queste recensioni sono create esclusivamente dopo aver utilizzato il prodotto direttamente sul campo, in mezzo alla natura, e non sono basate semplicemente sull’analisi dei dati tecnici forniti dal costruttore.
DISCLAIMER
“Termicienotturni.it” è un progetto editoriale di Piergiovanni Salimbeni – Giornalista Indipendente. I prodotti testati non sono in vendita, sono restituiti dopo la visione e non percepisco nessuna percentuale sulla eventuale vendita del modello recensito. L’Armeria Brignoli ha inviato il prodotto in visione lasciandomi libero di citare le mie impressioni imparziali come è dovere di ogni giornalista. Per aggiornamenti sui prezzi o su eventuali offerte dovete contattare direttamente il venditore cliccando sul banner qui in basso.
Mi chiamo Piergiovanni Salimbeni, sono un giornalista indipendente iscritto all’Ordine Professionale dei Giornalisti della Lombardia.
Sono nato il 17 Febbraio del 1975 e nel 1997 ho iniziato le mie prime collaborazioni editoriali con alcuni mensili nazionali. Mi sono laureato presso l’Università Statale di Milano con una tesi riguardante i danni da inquinamento elettromagnetico e le antenne di Radio Vaticana. Da quasi venti anni mi occupo di test strumentali, ho iniziato con i telescopi astronomici, per poi specializzarmi nelle ottiche naturalistiche. Nel 2012 ho inaugurato le prime recensioni riguardanti i prodotti per la visione notturna. Mi sono specializzato nell’utilizzo dei visori notturni optoelettronici per poi passare ad analizzare i primi visori digitali notturni e i prodotti per la visione termica. Dopo aver curato lo speciale Visione Notturna per la rivista CacciaMagazine e aver creato il gruppo Facebook “Visori termici, visori notturni e fototrappolaggio” ho deciso di lavorare a questo nuovo progetto editoriale per separare questo genere di recensioni dal mio sito www.binomania.it dedicato ai binocoli, agli spotting scope e ai telescopi astronomici.