PREMESSA
Grazie alla collaborazione di ThermTec, ho avuto il piacere di testare sul campo il nuovissimo cannocchiale termico Ares 650L 2.0. Attualmente, il prezzo suggerito è di 3.760 euro. Vi anticipo che questo modello è dotato di un sensore non raffreddato di ultima generazione da 640×512 pixel, con un valore NETD inferiore ai 18 millikelvin. Utilizza un nuovo telemetro ancor piu’ compatto è impermeabilizzato con grado di protezione IP67 e beneficia di sei palette colore, oltre a molte altre funzioni che vi illustrerò in dettaglio all’interno di questo articolo e nella videorecensione. Come sempre, i risultati ottenuti derivano dalle mie impressioni pratiche basate su prove reali effettuate sul campo.
STORIA DI THERMTEC
ThermTec Technology Co., Ltd. è un leader globale nella produzione di strumenti termici. Fondata nel 2011, l’azienda ha rapidamente costruito un team altamente qualificato che copre ogni aspetto della produzione: dalla ricerca e progettazione allo sviluppo, testing, supporto tecnico e assistenza post-vendita. Il team di ricerca e sviluppo, che rappresenta il 40% del personale totale, è composto da professionisti con una vasta gamma di competenze e esperienze, impegnati in un costante processo di innovazione per mantenere ThermTec all’avanguardia del settore. Con un patrimonio netto superiore ai 300 milioni di RMB, l’azienda dispone di attrezzature all’avanguardia e di una solida esperienza tecnica e produttiva per creare una gamma completa di prodotti e soluzioni avanzate per vari settori. Il controllo qualità e l’ispezione sono gestiti attraverso un rigoroso sistema di selezione e gestione delle materie prime, procedure di auto-ispezione, controllo qualità uniforme dei prodotti e tecniche, e un sistema integrato di test per l’imaging termico. Per ulteriori informazioni, visitate il loro sito ufficiale: https://www.thermeyetec.com/about/.
ACCESSORI DI SERIE
Come potrete vedere nella prima parte della videorecensione, la dotazione di serie è decisamente molto completa. Oltre al visore termico, infatti, troverete: due anelli da 30 mm per il fissaggio sulle carabine, un paraluce a soffietto per l’oculare, due tappi per batterie da 18650 e da 18500, due batterie al litio 18650, un cavetto USB, un caricabatterie a due vani e un panno per la pulizia delle ottiche.
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SISTEMA DI MONTAGGIO SULLA CARABINA
Per il montaggio sulla carabina, questa volta ho deciso di utilizzare gli anelli da 30 mm inclusi nella dotazione. Ho seguito la classica procedura di montaggio, usando la mia chiave dinamometrica per ottenere valori di serraggio medi. Certamente, per motivi legati alla recensione, non ho migliorato il fissaggio con il frena filetti. Ricordo ai lettori che la mia prova pratica al poligono è durata circa un’ora; di conseguenza, le mie impressioni derivano da un test breve e non da un utilizzo prolungato sul campo, come possono fare i proprietari. Per la prova, ho utilizzato una carabina Savage High Country 110.
MECCANICA E SISTEMA DI MESSA A FUOCO
Rispetto ad altre soluzioni, il ThermTec Ares 650L 2.0 propone un design piuttosto classico, sebbene sulla campana sia presente una manopola per la messa a fuoco e il sistema LRF, di cui vi parlerò tra poco. A livello meccanico, il dispositivo mi è sembrato robusto e ben ottimizzato, con una finitura nera satinata che ha resistito anche a qualche piccolo graffio durante l’uso pratico al poligono e nelle escursioni nei boschi, montato su un cavalletto fotografico. La mia bilancia elettronica ha stimato un peso di 908 grammi senza batteria aggiuntiva, distribuiti su una lunghezza di circa 40 cm con paraluce integrato e anelli di serie. Ovviamente, il peso aumenta con le batterie, quindi tenetene conto rispetto alla bilanciatura dell’arma. È chiaro che non si può paragonare a un cannocchiale tradizionale, poiché la tecnologia integrata offre numerosi vantaggi rispetto ai potenziali lati negativi.
Il cannocchiale è impermeabilizzato con grado IP67 ed è in grado di operare a temperature comprese tra -20 e +50 °C. Come mostrato nella prima parte del video, il dispositivo presenta delle pseudo-torrette: nella parte inferiore, vicino all’oculare, c’è un sistema di tre pulsanti, di cui parlerò in dettaglio più avanti. Al centro sono presenti altre tre pseudo-torrette. Quella verticale ospita le batterie, che possono essere sia 18650 che 18500. La torretta a sinistra integra una ghiera a rotazione con un pulsante integrato, mentre quella a destra, sotto un vano impermeabilizzato, ospita la porta USB, utile per trasferimento dati, ricarica e aggiornamenti software.
In prossimità della campana si trova il sistema di messa a fuoco, attivato tramite un’ampia manopola metallica dotata di scanalature che facilitano la presa anche con i guanti da tiro. Personalmente, sono riuscito a mettere a fuoco a una distanza minima di 3,40 metri. Da questa distanza, ruotando la ghiera in senso antiorario, si raggiunge l’infinito con un giro completo (circa 365 gradi). Sulla parte anteriore della manopola è inciso il testo “Far” e “Near” per indicare il senso di rotazione.
OTTICA
Obiettivo
Il nuovo cannocchiale termico di ThermTec utilizza un obiettivo molto luminoso, con un diametro di 50 mm, aperto a F/ 1. L’obiettivo è realizzato in germanio e ottimizzato con un rivestimento ultra-resistente. Inoltre, è protetto da un tappo con ghiera, apparentemente in policarbonato, integrato nella campana, che può ruotare di 360°. È possibile rimuoverlo, e il sistema di blocco si è dimostrato preciso nell’uso pratico.
Oculare e display
Come anticipato, l’oculare ha un ingrandimento ottico pari a 2,8x e visualizza l’immagine su un display AMOLED da 1024×768 pixel, con un diametro del display pari a 0,39 pollici. A livello di visualizzazione, è ottimizzato con sei palette colore.
Il cannocchiale offre un campo di vista di 8,8 gradi per 7 gradi, equivalenti a 15,4 x 12,3 m a 100 metri. L’ingrandimento ottico è di 2,8x, ottimizzato con un sistema digitale che consente uno zoom rapido di 1,4x. La sua estrazione pupillare è di 50 mm, mentre la pupilla di uscita è di 6 mm. L’estrazione pupillare, pur non essendo paragonabile a quella di un cannocchiale classico, non ha creato alcun problema durante l’uso con un calibro .223, nemmeno sotto l’effetto del rinculo del fucile.
Una chicca: nella parte anteriore dell’oculare è presente sia un sistema a ghiera zigrinata che consente una correzione diottrica di circa 5 diottrie, sia un sistema magnetico che aggancia perfettamente, anche al buio, il paraluce a soffietto.
SENSORE
Anche in questo caso, troviamo componenti di alta qualità: il cannocchiale è dotato di un sensore non raffreddato di ultima generazione da 640 x 512 pixel, con un pixel pitch di 12 micrometri e un valore NETD inferiore ai 18 millikelvin. L’intervallo dello spettro rilevato è compreso tra 8 e 14 micrometri, mentre la frequenza di aggiornamento è di 50 Hz. La distanza massima di rilevazione di un soggetto caldo è di 2600 m. Le immagini, nella configurazione standard e senza alcuna personalizzazione, risultano molto nitide e con un contrasto elevato.
LASER INTEGRATO
Rispetto ai modelli precedenti, il nuovo laser integrato è decisamente più compatto, pur mantenendo una portata massima di stima di 1000 metri, con uno scarto di più o meno un metro. Usato con criterio, come di consueto, mi è sembrato un laser decisamente funzionale e preciso.
RETICOLI
Il dispositivo offre otto tipi di reticoli tra cui scegliere; inoltre, per ogni reticolo, è possibile selezionare cinque colori (bianco, nero, rosso, verde e blu) e regolare la luminosità su tre livelli di intensità. L’azzeramento è preciso e rapido e verrà approfondito nel paragrafo specifico.
MEMORIA INTERNA
Come ormai standard per i prodotti termici di fascia alta, il cannocchiale è dotato di una memoria interna da 64 GB, che consente ore di registrazione e la memorizzazione di centinaia di foto. Volendo verificare la compressione dei file video e delle immagini JPEG, posso confermare che le immagini hanno un peso medio contenuto, mentre un video di 30 secondi raggiunge una dimensione di tot (da specificare).
BATTERIA
Ottima la dotazione e l’autonomia di questo visore termico. L’azienda dichiara una durata della batteria triplicata, capace di raggiungere, nelle migliori condizioni, fino a 18 ore di utilizzo. Questo è possibile grazie alla presenza di una batteria interna di grande capacità integrata nel tubo ottico, con la possibilità di aggiungere una batteria esterna di tipo 18500 o 18650. Personalmente, posso confermare che sono riuscito a condurre l’intero test, che ha incluso diverse sessioni osservative con treppiede notturne, prove al poligono e numerose accensioni per analizzare dettagliatamente il menu in vista di questa recensione, con una sola ricarica.
Sul display, inoltre, è sempre possibile visualizzare in tempo reale l’autonomia della batteria interna e di quella esterna. Ricordo ai lettori che, come indicato nel manuale in inglese, la batteria va inserita con il polo positivo rivolto verso il tubo ottico del cannocchiale, mentre il negativo resta coperto dal tappo.
IMPOSTAZIONI DEL MENU
FUNZIONE DEI PULSANTI
Funzione | Azione | Descrizione |
---|---|---|
Tasto Power On/Off | Rapida pressione | Entra nel sistema standby e spegne il display. |
Lunga pressione | Accensione/spegnimento del dispositivo. | |
Doppia pressione | Nessuna funzione. | |
Pulsante AI o Laser Range Finder | Breve pressione | Attiva/disattiva il telemetro. |
Lunga pressione | Attivazione/disattivazione profilo bersaglio. | |
Doppia pressione | Modifica funzione (dettagli non specificati). | |
Tasto Fotografia | Rapida pressione | Scatta una foto. |
Lunga pressione | Avvia la registrazione video. | |
Doppia pressione | Attiva il sistema Picture-in-Picture. | |
Prima dell’entrata nel menu principale (Ghiera con pulsante sulla torretta sinistra) | Rotazione della ghiera | Regola lo zoom. |
Rapida pressione della ghiera | Regola la luminosità e il contrasto. | |
Pressione prolungata della ghiera | Entra nel menu principale. | |
Doppia pressione della ghiera | Calibrazione dell’immagine. | |
Dopo essere entrati nel menu (Ghiera con pulsante sulla torretta sinistra) | Sistema di rotazione | Scorre tra le impostazioni (movimento su e giù). |
Rapida pressione | Conferma l’impostazione selezionata. | |
Lunga pressione | Uscita dal menu. | |
Doppia pressione | Nessuna funzione. |
AZZERAMENTO
Il giorno prima del test al poligono, ho montato il cannocchiale termico ThermTec Ares 650 L2.0 con i suoi anelli di serie sulla mia carabina Savage High Country 110. Ho quindi proceduto personalmente con una prima regolazione, cercando di verificare quanto vedessi attraverso la canna e quanto visualizzassi nel display. Devo confermare che, grazie alla qualità eccellente degli ultimi display OLED e alla capacità del sensore, nella modalità bianco e nero la resa dei dettagli è assolutamente sfruttabile senza necessità di alcun patch termico.
Al poligono, fortemente supportato dalla qualità dell’immagine, ho preferito saltare l’azzeramento a 50 metri e fare direttamente l’azzeramento a 100 metri. In questo caso, ho utilizzato una patch termica. Ora vi mostrerò, nei dettagli, i vari passaggi per ottenere un azzeramento ottimale.
Per accedere al Menu Principale, ruotate la manopola e premete brevemente per entrare nel sottomenu di Azzeramento. Premete di nuovo per selezionare la distanza di azzeramento desiderata (ad esempio 25m o 35m). Successivamente, muovete il cursore per entrare nella schermata Tipo di Arma e selezionate la configurazione più adatta. Si consiglia di eseguire l’azzeramento a una temperatura vicina a quella operativa del dispositivo. Le lenti con lunghezza focale di 20mm o 60mm richiedono lo stesso metodo di azzeramento, mantenendo un profilo di azzeramento uniforme.
Azzeramento Automatico: ruotate la manopola in senso antiorario per selezionare l’Azzeramento Automatico e confermare la distanza di azzeramento, quindi premete “OK” per proseguire. Dopo il tiro, salvate i dati dell’azzeramento su un profilo disponibile (A, B, C, D, E) e tenete premuta la manopola per uscire.
Azzeramento Manuale: selezionate l’Azzeramento Manuale, confermate la distanza di azzeramento e completate il tiro. Per allineare il reticolo, attivate la funzione Freeze, che consente di mantenere la posizione del reticolo anche durante le regolazioni successive. Regolate manualmente le coordinate (X, Y) fino a sovrapporre il reticolo al foro del proiettile, quindi salvate i dati sul profilo scelto.
Funzione Traiettoria: accedete alla sezione Traiettoria per configurare parametri come altezza del cannocchiale, velocità del vento, peso del proiettile e altre variabili balistiche. Una volta attivata, la modalità di Traiettoria richiede di azzerare prima il dispositivo per garantire una calibrazione precisa dei valori.
UN BREVE CENNO SULL’USO PRATICO DEI RETICOLI
Ruotate la manopola per selezionare il tipo di reticolo: sono disponibili 8 tipi tra cui scegliere. È possibile personalizzare il colore del reticolo scegliendo tra 5 opzioni (Nero, Bianco, Rosso, Verde e Blu) e regolarne la luminosità con 3 livelli preimpostati. Inoltre, è possibile cambiare il colore del Punto (Dot) scegliendo tra Rosso, Blu o Verde.
La posizione del reticolo può essere impostata su “Sposta” o “Centro”. In modalità “Sposta”, con ingrandimento a 1x, il reticolo rimane allineato alle coordinate di azzeramento e ritorna al centro dello schermo quando l’immagine viene ingrandita. In modalità “Centro”, dopo l’azzeramento, lo schermo viene leggermente ingrandito attorno alle coordinate, con il reticolo che resta sempre centrato durante l’ingrandimento o la riduzione.
In modalità FFP (First Focal Plane), il reticolo varia con lo zoom, mentre in SFP (Second Focal Plane) rimane invariato. La funzione di inversione di polarità del reticolo (disponibile solo in modalità Bianco e Nero) è utile per individuare e bloccare piccoli bersagli.
IMPRESSIONI PRATICHE SUL CAMPO
Sessione osservativa
Come sempre, ho deciso di analizzare le prestazioni di questo cannocchiale termico in due modalità. La prima è stata un uso puramente naturalistico e osservativo, poiché ritengo che sia più facile e preciso analizzare le caratteristiche di uno strumento quando è solitamente montato su un cavalletto fotografico, in contesti simili a quelli di un’attività venatoria. Per questo motivo, ho effettuato alcune osservazioni crepuscolari e notturne utilizzando una piastra Picatinny, sotto la quale ho filettato un passo da un quarto per il collegamento delle piastre fotografiche. In questo modo, sono stato in grado di utilizzarlo come un semplice cannocchiale da osservazione. In questa modalità, ho apprezzato l’alta qualità delle immagini, anche con la modalità standard di serie: le immagini sono nitide e ben contrastate. Inoltre, il sistema di intelligenza artificiale è in grado di migliorare la calibrazione dell’immagine attraverso un auto-apprendimento del sistema che si adatta alle variazioni ambientali.
Il telemetro, soprattutto quando supportato da un solido treppiede, ha fornito stime decisamente molto precise. Ho anche apprezzato l’avvio rapido in soli tre secondi e, soprattutto, la durata della batteria: non sono mai tornato a casa con la batteria scarica, come capitava qualche anno fa con i primi prodotti termici. Ricordo che l’azienda dichiara un’autonomia di 18 ore. Personalmente, non sono mai riuscito, durante il test, a scaricare completamente la batteria. Dal punto di vista ottico, le immagini sono nitide e contrastate, con un’ampia possibilità di regolare la scena tramite luminosità, contrasto e il sistema DeNoise, che migliora la rumorosità del segnale, rendendo però, secondo me, i bordi delle immagini meno nitidi. Ottimo il sistema Picture in Picture, che ho particolarmente apprezzato grazie alla possibilità di aumentare l’ingrandimento rapidamente tramite la ghiera, mantenendo nel contempo una buona porzione di campo inquadrata.
Sessione al poligono
Come avrete compreso leggendo il paragrafo relativo all’azzeramento, il cannocchiale termico Ares 650 L2.0 fornisce prestazioni molto buone anche di giorno, soprattutto utilizzando le palette monocromatiche. Mi è sembrato di osservare spesso e volentieri attraverso un digitale notturno impostato sulla visione bianco e nero. Non ho utilizzato un test termico, ma mi sono affidato unicamente al calore della piastra del Kong. L’azzeramento a 100 metri, fatto oltretutto con estrema rapidità, è stato molto funzionale per motivi di gestione della postazione al poligono. Rispetto alla vecchia serie, inoltre, è stato migliorato il peso, con una riduzione del 10%. Inoltre, grazie agli aggiornamenti dell’applicazione ThermTech Outdoor, c’è una maggiore precisione a livello balistico nei tiri a lungo raggio. Ottima, come sempre, e anche divertente, secondo me, la funzione RAV, che consente di registrare il video antecedentemente al colpo di tiro.
DIFFERENZE MORFOLOGICHE TRA CERVA E CAPRIOLO
Come di consueto, compio una reale analisi sul campo per verificare le differenze morfologiche tra una cerva e un capriolo a lunga distanza. Questo perché un conto è esaminare i meriti tecnici dei dispositivi, un conto è verificarli sul campo. In questo caso, posso confermare che, grazie al combo del sensore di ultima generazione, un obiettivo da 50 mm e il software di gestione del cannocchiale termico, sono stato in grado di ottenere immagini sicure ed efficaci anche a distanze superiori ai 250 metri.
PREGI E DIFETTI
Pregi
- Sensore termico di ultima generazione con valore NETD di 18 milliKelvin
- Utilizzo dell’intelligenza artificiale per migliorare la qualità dell’immagine
- Eccellente durata della batteria, dichiarata in 18 ore
- Avvio molto rapido (solo 3 secondi)
- Più leggero del modello precedente
- Telemetro funzionale e ancora più compatto
- Stabilità e precisione delle funzioni nell’app ThermTech Outdoor
- Palette colori sufficienti per un uso personalizzato
- Estrema personalizzazione delle varie funzioni
Difetti
Onestamente, non saprei cosa citare. Certamente, il prezzo non è da prodotto entry-level, ma ritengo che il suo rapporto qualità-prezzo sia decisamente favorevole, considerando che esistono soluzioni molto più costose che utilizzano una tecnologia inferiore e una resa delle immagini decisamente simile.
IN SINTESI
Il cannocchiale termico Ares 650 L 2.0 si presenta come una scelta altamente performante, adatta sia a chi cerca un prodotto di qualità per l’osservazione naturalistica che per l’uso venatorio. Grazie al sensore termico di ultima generazione, all’intelligenza artificiale integrata per il miglioramento delle immagini e alla sua eccezionale durata della batteria, è in grado di offrire prestazioni costanti e affidabili anche nelle condizioni più difficili. Il design compatto e leggero, unito alla stabilità e alla precisione delle funzioni dell’app ThermTech Outdoor, ne fa un compagno versatile e preciso, sia per il tiro a lunga distanza che per le osservazioni notturne. La possibilità di personalizzare ogni aspetto dell’uso, dai reticoli alle palette colore, permette all’utente di adattarlo perfettamente alle proprie necessità. Sebbene non sia un prodotto entry-level, il suo rapporto qualità-prezzo lo rende un acquisto vantaggioso, considerando che soluzioni simili e con prestazioni inferiori sono ben più costose. Insomma, l’Ares 650 L 2.0 non è solo un cannocchiale termico, ma un dispositivo completo che offre prestazioni al top in un pacchetto compatto, preciso e altamente personalizzabile.
RINGRAZIAMENTI
Desidero ringraziare Termtech, e in particolare Thomas Bao, per avermi fornito il cannocchiale oggetto di questo test, lasciandomi come sempre la piena libertà di esprimere le mie impressioni personali. Un sentito grazie va anche a Davide Calabrese, ambassador del marchio, che ha inviato il suo esemplare, permettendomi di effettuare un test ancora più approfondito. La loro disponibilità ha reso possibile questa recensione dettagliata e completa. Potete visitare il sito ufficiale cliccando sulla immagine qui in basso.
Mi chiamo Piergiovanni Salimbeni, sono un giornalista indipendente iscritto all’Ordine Professionale dei Giornalisti della Lombardia.
Sono nato il 17 Febbraio del 1975 e nel 1997 ho iniziato le mie prime collaborazioni editoriali con alcuni mensili nazionali. Mi sono laureato presso l’Università Statale di Milano con una tesi riguardante i danni da inquinamento elettromagnetico e le antenne di Radio Vaticana. Da quasi venti anni mi occupo di test strumentali, ho iniziato con i telescopi astronomici, per poi specializzarmi nelle ottiche naturalistiche. Nel 2012 ho inaugurato le prime recensioni riguardanti i prodotti per la visione notturna. Mi sono specializzato nell’utilizzo dei visori notturni optoelettronici per poi passare ad analizzare i primi visori digitali notturni e i prodotti per la visione termica. Dopo aver curato lo speciale Visione Notturna per la rivista CacciaMagazine e aver creato il gruppo Facebook “Visori termici, visori notturni e fototrappolaggio” ho deciso di lavorare a questo nuovo progetto editoriale per separare questo genere di recensioni dal mio sito www.binomania.it dedicato ai binocoli, agli spotting scope e ai telescopi astronomici.