Recensione del visore notturno Pulsar Recon 750

Alcuni appassionati che apprezzano di leggere gratuitamente articoli e recensioni hanno chiesto di supportare il mio lavoro tramite paypal. Puoi farlo anche tu usando questo pulsante. Grazie!

In questa recensione analizzerò il Pulsar Recon 750 che mi è stato gentilmente fornito in visione dal distributore ufficiale per l’Italia, Adinolfi Srl. Il Recon 750 è disponibile ad un prezzo pari a € 529 IVA inclusa, è necessario spenderne 699 per la versione R. (Prezzi, Dicembre2013)

Immagine: un primo piano sul visore notturno digitale Pulsar Recon 750

 

COSTRUZIONE E MECCANICA

Il Pulsar Recon 750 è un monocolo notturno digitale, disponibile in due versioni:  la 750 e la 750R che consente anche la ripresa video con sistema TV PAL /NTSC, un uscita del formato in AVI e JPEG ed una risoluzione video pari a 640px x 480 px.  Oggetto di questo test è la versione base, la 750, più economica ma decisamente interessante.

Questo piccolo visore si impugna bene anche con i guanti invernali, grazie alle dimensioni compatte, 176 mm x 83 mm x 62 mm.

Lo scafo ottico è composto di policarbonato, pesa 400 grammi e la sua temperatura di esercizio è compresa tra i -10° ed i +45°. Lo scafo, pulsanti compresi, è completamente gommato con una armatura anti-scivolo di colore. È presente anche la classica filettatura per fissarlo alle comuni teste fotografiche e una slitta Weaver MIL-STD-1913 addizionale per il montaggio di ulteriori accessori come ad esempio un illuminatore IR aggiuntivo

OTTICA

Il Pulsar Recon 750 è visore notturno digitale è composto da una lente frontale da 50 mm con un rapporto focale pari ad F/1. L’oculare, ampiamente protetto da una grande conchiglia oculare, fornisce quattro ingrandimenti. Il campo di vista non è molto ampio, soltanto 5.5° che generano un modesto campo apparente di 22°, un fattore abbastanza comune nei monocoli proposti in questa fascia di prezzo. Ben visibili i tre pulsanti per l’accensione e la regolazione del visore e la rotella per la calibrazione della luminosità

L'oculare del Pulsar Recon 750
Immagine: l’oculare del Pulsar Recon 750

 

ELETTRONICA

La visione digitale notturna è affidata a un classico ed affidabile sensore CCD  Sony ICX- 254 – AL.  E’ alimentato da quattro comuni pile da 1.5V, mentre la sua potenza è  compresa fra  0.05 e 30.000 LUX. L’illuminatore lasera ha una potenza pari a 780 nm ed una potenza equivalente a125 mW.

 

MODALITA’ DI UTILIZZO

Premetto che lo strumento può essere utilizzato anche di giorno, purché si mantenga il tappo che funge da riduttore dell’apertura. il Pulsar si accende semplicemente premendo il pulsante “ON”.

 Il LED di colore verde avviserà lo stato della batteria che diventerà rosso in caso di batterie scariche. Per regolare il visore è sufficiente puntare un soggetto tra i 20 ed i 30 metri Successivamente si provvederà a regolare la luminosità dell’immagine ruotando la ghiera di regolazione, infine, si dovrà ruotare l’oculare per focalizzare l’immagine. Successivamente variando la distanza del soggetto osservato si dovrà agire sia sulla ghiera di regolazione della luminosità che sul meccanismo di messa a fuoco integrato nell’oculare. Ben bilanciato, compatto e dalle line pulite.

visore notturno digitale Pulsar Recon 750

 

Immagine: il “ponte di comando” con i pulsanti per un rapido utilizzo

 

In condizioni di luce crepuscolare, scarsa o in caso di completa oscurità sarà necessario attivare l’Illuminatore Laser IR incorporato premendo il pulsante “IR”.  In catalogo è anche presente una ulteriore torcia, la IR Pulsar 940, che opera in una lunghezza d’onda non visibile all’occhio umano e che renderà impossibile la nostra identificazione. È anche possibile collegare il visore ad un monitor esterno tramite il cavo connettore di uscita video presente sul lato destro dello scafo, protetto da una spessa gommatura estraibile.

 Come anticipato, nel caso in cui si disponga del sistema 750R, sarà anche possibile registrare le immagini (Max 4GIGA) a una risoluzione AVI pari a 640×480 e riprendere vari fotogrammi alla risoluzione di 320px.

Accanto al pulsante IR, è presente un ulteriore pulsante, attivandolo sarà possibile scegliere il colore del display (bianco/nero, verde, rosso) ma anche aumentare il contrasto dell’immagine visualizzata.
Premendolo la prima volta, si attiverà il contrasto dell’immagine in bianco nero, con una seconda pressione si passerà alla visualizzazione e con la terza alla, meno stancante, visualizzazione in rosso. Infine con il quarto ed ultimo impulso si ritornerà alla visualizzazione in bianco e nero.

il jack per l'uscita video è protetto dalle intemperie

 

Immagine: il jack per l’uscita video è protetto dalle intemperie

IMPRESSIONI SUL CAMPO

Durante il mese di dicembre del 2013 ho la possibilità di utilizzare questo visore notturno digitale sia nell’uso naturalistico sia in quello astronomico.
Per prima cosa mi interessava verificare se il visore riuscisse a mostrare quanto dichiarato, ossia un oggetto grande 1.7 x 0.5 metri a una distanza pari a 350 m, con una luminosità di 0.05 Lux. Sono quindi uscito in una notte di luna al primo quarto verso le ore 22. Dopo una rapida regolazione diottrica dell’oculare e della ghiera della luminosità, aumentando il contrasto, sono stato in grado di percepire dei cinghiali a circa 200 metri di distanza e discernere dei grossi tronchi d’albero a circa 300 metri di distanza. Per un uso protratto e per garantire nel contempo una buona dilatazione pupillare è preferibile fare uso del visore in luce rossa.

Da appassionato di astronomia ho voluto provare a puntare questo interessante strumento anche sul cielo stellato. In questo caso ho dovuto diminuire totalmente la luminosità, preferendo anche la visualizzazione con  il massimo contrasto. In tal modo le stelle non risultavano totalmente sovra-esposte e , seppur presentassero, una forma sferica e non puntiforme, è stato interessante, girovagare tra le Costellazioni alla ricerca di galassie, ammassi stellari e asterismi.
In luce verde, regolando bene la puntiformità, la Grande Nebulosa di Orione M42 appariva ben luminosa con una struttura completamente risolta dalla classica forma di ventaglio, seppure, come anticipato, le stelle della Cintura, fossero piu’ simili a dei cerchi che a degli oggetti puntiformi.  Sono anche rimasto stupito della luminosità fornita nella visione della galassia di Andromeda M31

PREGI E DIFETTI

Pregi

Prezzo di acquisto
Potenza a distanze medie
Facilità di utilizzo
Durata delle batterie

Contro

Non è il visore notturno digitale piu’ potente sul mercato
Campo di vista fornito non grandangolare

IN SINTESI

Il Pulsar Recon 750 non è di certo il visore più performante ma neppure il più costoso. Le sue prestazioni sono migliorabili con una torcia IR aggiuntiva di maggior potenza e si deve tenere conto il piccolo campo di vista fornito. Tuttavia mi è parso un valido strumento, adatto, soprattutto agli osservatori crepuscolari della natura che potranno spingersi oltre, rispetto a quanto consentito dal loro binocolo da 56 mm. Un valido inizio per osservare il mondo notturno che spesso ci circonda ma che è invisibile.

Utile, curioso e istruttivo anche per gli appassionati di astronomia che potranno percepire il cielo in una maniera completamente diversa rispetto a quanto ottenibile con un classico binocolo astronomico

DISCLAIMER

“Termicienotturni.it” è un progetto editoriale di Piergiovanni Salimbeni – Giornalista Indipendente. I prodotti testati non sono in vendita, sono restituiti dopo la visione e non percepisco nessuna percentuale sulla eventuale vendita del modello recensito. Il distributore italiano di questo prodotto   (https://www.adinolfi.com) ha inviato il prodotto in visione  lasciandomi libero di citare le mie impressioni imparziali come è dovere di ogni giornalista.

Mi chiamo Piergiovanni Salimbeni, sono un giornalista indipendente iscritto all’Ordine Professionale dei Giornalisti della Lombardia. Sono nato il 17 Febbraio del 1975 e nel 1997 ho iniziato le mie prime collaborazioni editoriali con alcuni mensili nazionali. Mi sono laureato presso l’Università Statale di Milano con una tesi riguardante i danni da inquinamento elettromagnetico e le antenne di Radio Vaticana. Da quasi venti anni mi occupo di test strumentali, ho iniziato con i telescopi astronomici, per poi specializzarmi nelle ottiche naturalistiche. Nel 2012 ho inaugurato le prime recensioni riguardanti i prodotti per la visione notturna. Mi sono specializzato nell’utilizzo dei visori notturni optoelettronici per poi passare ad analizzare i primi visori digitali notturni e i prodotti per la visione termica. Dopo aver curato lo speciale Visione Notturna per la rivista CacciaMagazine e aver creato il gruppo Facebook “Visori termici, visori notturni e fototrappolaggio” ho deciso di lavorare a questo nuovo progetto editoriale per separare questo genere di recensioni dal mio sito www.binomania.it  dedicato ai binocoli, agli spotting scope e ai telescopi astronomici.