Recensione del Pulsar Telos LRF XP50: Il visore termico con telemetro e componenti sostituibili!

PREMESSA

L’Armeria Brignoli di Gardone Val Trompia è ben conosciuta per l’ampia disponibilità di strumenti termici, in particolare di prodotti Pulsar. Grazie alla collaborazione di Gianni Brignoli, ho potuto testare durante i mesi di maggio e giugno un esemplare del visore termico TELOS LRF XP50  , il cui acronimo svela anche la presenza di un telemetro integrato e  la possibilità di aggiungere successivamente un telemetro laser ai modelli che ne sono privi, sostituire il sensore, sostituire l’obiettivo.

Attualmente, il prezzo suggerito da Brignoli per il mese di giugno è di 3650 euro IVA INCLUSA.

Come sempre, all’interno di questa video recensione non solo potrete conoscere le caratteristiche tecniche, i pregi e i difetti di questo strumento, ma anche le mie impressioni pratiche sul campo. Ho avuto la possibilità di utilizzarlo di notte nell’osservazione di caprioli, cervi e cinghiali, oltre a portarlo con me per una sessione diurna al poligono per valutare le sue prestazioni in condizioni decisamente poco adatte a un visore termico.

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CARATTERISTICHE TECNICHE

 

Categoria Specifiche
Sensore Non raffreddato
Risoluzione sensore 640x480pixel
Pixel di passaggio 17 micron
NETD <18 mK
Frequenza fotogrammi 50 Hz
Lenti dell’obiettivo F50/1.0
Ingrandimento 2,5 – 10x (ingrandimento x4)
Campo visivo 12,4° x 9,3° a 100 m
Raggio di individuazione 1800 m
Schermo AMOLED HD, 1024×768 pixel
Estrazione pupillare 14 mm
Registratore video Dimensioni file generati: 1024×768 pixel, .mp4 / .jpg
Memoria incorporata 64 GB
Wifi Standard di sicurezza IEEE 802.11 b/g/n/ac (WPA), 2,4 / 5 GHz
Bluetooth
Grado di protezione IPX7 (impermeabile)
Temperatura operativa Temperatura di esercizio -25°C – +40°C
Supporti compatibili 1/4″
Alimentazione Pacco batteria agli ioni di litio LPS 7i, 6400 mAh
Durata della batteria 8.5 ore a 22°C
Alimentazione Esterna 5 V, 9 V (USB tipo C)
Materiale corpo Polimeri rinforzati  con armatura in gomma
Dimensioni Dimensioni: 238x72x62 mm
Peso 0,67 kg
Dove acquistare https://www.brignoliarmi.it/
Sito ufficiale https://pulsarnv.com/products/telos-lrf-xp50-thermal-monocular

MODELLI DISPONIBILI

La gamma Telos affianca la serie AXION nell’ampio catalogo Pulsar sono disponibili 8 visori termici Telos: la serie XL50 la XP50 la XG50 e la XQ35, tra questi sono disponibili anche le versioni LRF dotate di telemetro. Le differenze principali consistono nella grandezza del sensore e del diametro dell’obiettivo principale e del valore NETD.

Descrivendo piu’ specificatamente la serie Pulsar XP50 posso confermare che esiste la versione con telemetro e quella senza.   Una caratteristica molto interessante del Pulsar Telos è la possibilità di sostituire non solo il modulo LRF, ma anche successivamente il sensore e l’obiettivo e aggiungere eventualmente il telemetro qualora aveste acquistato la versione che ne è sprovvista. Si tratta di un vero e proprio prodotto aggiornabile, il che potrebbe rappresentare un valore aggiunto per tutti coloro che, consapevoli di dover investire una cifra considerevole, non vedranno svalutare il loro prodotto nel corso del tempo. Con un investimento certamente inferiore rispetto a quello iniziale, potranno aggiornarlo con le ultime tecnologie disponibili.

DOTAZIONE DI SERIE

Come sempre, il visore termico della Pulsar è custodito all’interno di una scatola bianca e blu che riporta, oltre al logo Pulsar, la sigla del prodotto, il motto della azienda e alcune caratteristiche principali dello strumento. All’interno potrete trovare, oltre al visore, la nuova batteria LPS7i dotata di copertura protettiva, un coperchio batteria di ricambio, un adattatore per l’alimentatore, un cavo USB di tipo C con adattatore USB di tipo A, una cinghia da polso, una guida per l’avvio rapido, un panno per la pulizia dei componenti ottici, la garanzia e un’ottima borsa in cordura con una imbragatura con tre punti di attacco  e, vi anticipo,  si è dimostrata nell’utilizzo pratico sul campo veramente versatile .

FIG.1 – La dotazione di serie

ACCESSORI OPZIONALI

Oltre alla batteria e al sistema di caricamento rapido è possibile acquistare anche il PULSAR Telos LRF Stativ-Adapter che vi consentirà di collegare il visore termico a un treppiede fotografico, costa una trentina di euro circa.

 

MECCANICA E SISTEMA DI MESSA A FUOCO

Pulsar ha abituato da molti anni i propri clienti esigenti a un’ottima qualità costruttiva  e anche il nuovo Telos non fa eccezione. È stato costruito utilizzando uno scafo in polimeri rinforzati, potenziato, presumo con fibra che ne aumenta la robustezza mantenendo una ottima leggerezza. Il tutto è ottimizzato con un rivestimento in gomma di ottima fattura, spesso e con una trama a buccia d’arancia che migliora il grip. La sua particolare forma consente, inoltre, un utilizzo immediato e molto naturale sia per i destrimani che per i mancini. La versione LRF è dotata di un telemetro integrato che si trova nella parte inferiore dello scafo ottico.  Ha una forma ergonomica che consente un’ottima presa. Certamente, rispetto a parte della concorrenza, non è tra i più leggeri, tuttavia, le sue dimensioni e il peso possono consentire una maggiore stabilità durante l’uso perchè le vibrazioni risultano inferiori.
FIG.2 – L’armatura in gomma è di alta qualità, con ottime rifiniture

 

Per quanto riguarda le sue specifiche costruttive, è impermeabilizzato con grado IPX7, in pratica, può essere immerso in acqua a una profondità di 1 metro per un massimo di 30 minuti senza subire danni. Questa caratteristica lo rende adatto all’uso in condizioni di pioggia intensa o in ambienti umidi. Funziona, inoltre, in un intervallo di temperatura compresa tra i -25 ei +40 gradi. Il peso dichiarato con la batteria è di 720 grammi, distribuito su 238 x 72 x 90 mm.

Personalmente, sono solito pesare gli strumenti con la mia bilancia elettronica e ho quindi appurato i seguenti valori: con la batteria, il visore pesa 732 grammi, mentre senza batteria pesa 585 grammi.  Ho tenuto agganciata la cinghia da polso.

Sul lato sinistro del visore termico è presente una nuova batteria che, come leggerete tra poco, garantisce una durata ottima. Rispetto alle soluzioni della concorrenza, il coperchio è integrato nella batteria stessa e si avvale di un sistema di apertura rapida e chiusura con leva di sicurezza. Questo comporta diversi vantaggi: la modalità di inserimento ed estrazione è molto più rapida e, essendo un blocco unico, si evita di rovinare il meccanismo degli sportellini nel lungo periodo e con l’utilizzo intenso. Oltretutto è possibile sostituire il coperchio della batteria con uno di scorta fornito di serie!

FIG.3 – Un primo piano sul nuovo pacco batteria ricaricabile e sostituibile

Nella parte inferiore, inoltre, potrete vedere un LED di stato del funzionamento del visore termico e  il microfono. Sul lato destro è presente un piccolo tappo in silicone che impermeabilizza la porta USB-C, e un LED che permette di verificare lo stato della ricarica. La presenza del telemetro non ha permesso ai progettisti di prevedere una posizione ottimale della filettatura per il collegamento ai treppiedi fotografici. Per questo motivo, come già ribadito, è presente un accessorio, non disponibile di serie, che consente di agganciare e avvolgere la zona del telemetro, facilitando il collegamento ai treppiedi fotografici. In pratica, si trasforma in una sorta di piedino simile a quelli presenti sui teleobiettivi fotografici.

Nella parte superiore sono disponibili quattro pulsanti che consentono di gestire le funzioni più importanti di questo visore termico. Le funzioni saranno presentate nel paragrafo specifico, ma posso anticiparvi che, sebbene i pulsanti abbiano dimensioni simili, sono dotati di forme differenti che permettono di percepire quale pulsante si sta premendo anche nel buio più assoluto. La loro dimensione è sufficiente per essere utilizzata anche con i guanti invernali ed è possibile

Una caratteristica del Telos è la possibilità di beneficiare di uno zoom variabile 1-4X (2,5x-10x)   gestito tramite una ghiera a collare simile a quella dei teleobiettivi fotografici. Questa ghiera è piuttosto ampia, ma presenta uno spessore diverso rispetto a quella più vicina alla campana che regola il sistema di messa a fuoco. Anche in questo caso, la ghiera ad anello è stata ottimizzata con una zigrinatura, e il sistema di regolazione della messa a fuoco si è dimostrato preciso, anche se non è dotato di molta fluidità. Per tale motivo, sarà necessario imprimere un po’ di forza in fase di rotazione.

La distanza minima di messa a fuoco che ho misurato a 2.5x è pari a 4 metri. Successivamente, è necessario ruotare la ghiera  in senso orario di poco piu’ di 1/4 di giro per raggiungere l’infinito. Non ho notato particolari differenze nella corsa della messa a fuoco quando ho compiuto lo stesso test a 10x. Penso sia un test utile perchè vista la cifra investita qualcuno lo potrebbe anche utilizzare per riprese o analisi a distanze ravvicinate anche in settore non prettamente “naturalistici”.

PULSANTI

Per quanto riguarda il funzionamento dei pulsanti, tutti e quattro sono utilizzabili attraverso due modalità: pressione breve e pressione prolungata. Il pulsante di accensione consente di accendere il dispositivo, spegnerlo, spegnere il display, riaccenderlo e calibrare il microbolometro. Il pulsante “freccia in alto” avvia la modalità video o la modalità foto, dove potrete regolare le caratteristiche basilari. Quando sarete all’interno del menù principale, questo pulsante   consentirà di navigare verso l’alto

Il pulsante “menù”   consentirà di accedere, con una breve pressione, al menu rapido, mentre con una pressione prolungata entrerete nel menu avanzato. Con una breve pressione, potrete navigare verso l’alto nel menù, mentre con una pressione prolungata potrete uscire dal menù. In sostanza, questo pulsante   consentirà di gestire facilmente le varie impostazioni presenti all’interno del menu.

FIG.4 – I quattro pulsanti del Telos si gestiscono bene anche con i guanti invernali o da tiro

Il pulsante “freccia in basso” consente di attivare il telemetro, il sistema PiP (Picture in Picture) o di attivare/disattivare la tavolozza bianco caldo/nero caldo. Con una pressione prolungata del pulsante con il telemetro attivato, potrete misurare la distanza; Inoltre, con la pressione prolungata, potrete attivare il moderatore rapido di scansione e disattivare il telemetro. Utilizzato all’interno del menu, servirà per ridurre i livelli di regolazione delle impostazioni o come joystick per la navigazione in basso.

OTTICA

Come facilmente presagibile dalla sigla, questo visore termico utilizza un obiettivo di germanio con un diametro di 50 mm aperto a F /1 che    presenta un’elevata trasmissione infrarossa nella gamma LWIR. La gamma spettrale LWIR (Long-Wave Infrared) è una parte dello spettro elettromagnetico che si riferisce alla luce infrarossa con lunghezze d’onda comprese tra circa 8 e 14 micrometri (µm).

L’ingrandimento è compreso tra 2,5x e 10x, e in combinazione con il sensore consente di inquadrare un campo visivo di 12,4° x 9,3° che a 100 metri sono pari a 21.8×16.3 m. È in grado di rilevare un oggetto alto come un cervo sino a 1.800 metri di distanza. È inutile sottolineare che le immagini sono molto nitide e contrastate, come potrete vedere all’interno della videorecensione.

FIG.5 – Un primo piano sull’obiettivo in germanio da 50 mm aperto a F/1

OCULARE E DISPLAY

 

L’oculare del Pulsar Telos LRF XP50  è di ottima qualità, con un discreto diametro della lente di campo che contribuisce ad evitare in parte l’appannamento durante le più fredde notti invernali, anche se non possiede uno dei diametri più ampi disponibili sul mercato. Tuttavia, le immagini visualizzate dal display AMOLED  ad alto contrasto ha una resa cromatica migliorata rispetto ad alcuni modelli Pulsar precedenti che avevo recensito.  Possiede una risoluzione di 1024 x 768 pixel e offre una qualità eccellente. Grazie alle numerose palette e alle ampie funzionalità di gestione della luminosità e del contrasto, è possibile godere di un comfort osservativo ottimale anche durante un utilizzo prolungato. Penso che questo sia uno dei pregi distintivi di un prodotto di altissima qualità, rispetto alla concorrenza più .

L’oculare è inoltre ottimizzato con un paraluce morbido in gomma siliconica, facilmente deformabile, coadiuvato da un sistema laterale a “fetta di salame” che può essere ruotato per migliorare il contrasto dell’immagine e proteggere dalla luce diffusa, oltre che dall’eventuale disturbo causato da vento e polvere, a seconda delle condizioni atmosferiche e del terreno durante l’utilizzo pratico sul campo. Ho provato a osservare il display con i miei occhiali da sole e ho notato che riesco a vedere agevolmente tutto il campo visivo.

SENSORE

Pulsar ha utilizzato un sensore termico realizzato in Francia dalla nota azienda LYNRED, di cui vi racconto brevemente la storia nel box qui di seguito. In questo caso, si tratta di un sensore non raffreddato di ultima generazione con una risoluzione di 640×480 pixel e un pixel pitch   di 17 micrometri.

Un’altra caratteristica molto interessante, che si evidenzia anche nell’uso pratico, è  il valore NETD   inferiore a 18 millikelvin. Come potrete vedere all’interno della videorecensione, le immagini sono nitide e contrastate anche di giorno, ed è possibile percepire dettagli interessanti non solo sul soggetto ma anche sul terreno che lo circonda anche in presenza di un minimo delta termico.

BOX DI APPROFONDIMENTO – LYNRED, l’azienda francese che produce i sensori termici

  Lynred è un’azienda leader nella produzione di sensori termici e soluzioni ottiche avanzate per applicazioni termiche, come visori termici, telecamere termiche e altri dispositivi di rilevamento termico. Fondata come risultato di una collaborazione tra la società francese Sofradir e l’azienda belga e2v, Lynred ha consolidato la propria posizione nel settore grazie alla sua competenza nel campo dei rilevatori infrarossi.Lynred è coinvolta nella produzione di una vasta gamma di sensori termici, compresi quelli basati su tecnologie come InSb (Antimonide di Indio), MCT (Mercury Cadmium Telluride) e QWIP (Quantum Well Infrared Photodetector). Questi sensori termici sono ampiamente utilizzati in applicazioni militari, di sicurezza, industriali, mediche e scientifiche. L’azienda è nota per la sua innovazione nel campo dei sensori termici e per il costante sviluppo di tecnologie all’avanguardia. La loro esperienza nel settore li ha resi partner affidabili per molte aziende e istituzioni che richiedono soluzioni termiche di alta qualità.

TELEMETRO

Il telemetro è di classe 1, con una lunghezza d’onda di 905 nm e una distanza massima di misurazione di 1000 metri con scarto di +-1 metro. . La sua posizione è stata sapientemente progettata non solo per garantire un bilanciamento ed una ergonomia ottimali del prodotto, ma anche per fornire una posizione efficace durante la misurazione delle distanze.

Come sempre, l’efficacia di un telemetro dipende dalla capacità e dall’esperienza dell’operatore, e soprattutto dalla superficie e composizione del materiale su cui viene fatto rimbalzare il raggio. Posso garantire che, se usato con criterio, il risultato è decisamente preciso. Personalmente, ho preferito utilizzare la modalità di scansione continua, poiché durante l’uso a mano libera avevo la tendenza a abbassare leggermente il punto di riferimento quando premevo il pulsante per l’attivazione. Questo non avviene nel caso della modalità di scansione continua.

FIG.6 – Il telemetro consente la scansione singola e la continua

MEMORIA INTERNA

Il modulo interno di memoria è tra i più grandi disponibili sul mercato, con una capacità di 64 GB. Posso confermare che un’immagine   pesa circa 170 KB, mentre un video di 30 secondi pesa circa 6 MB (ed è possibile comprimere ulteriormente i video tramite il menu). Per questo motivo, non avrete particolari problematiche a gestire questo strumento senza dover necessariamente scaricare i files tramite l’applicazione Stream Vision 2 o utilizzare il cavetto USB in dotazione. Ricordo inoltre ai lettori che collegando il Pulsar Telos al computer, al primo avvio il menu chiederà se utilizzare il dispositivo per il semplice trasferimento dei dati. Confermando, si aprirà la cartella contenente immagini e video, e potrete trasferirli facilmente sul vostro computer tramite la modalità ” copia-incolla”.

BATTERIA

Come anticipato nel paragrafo relativo alla meccanica e al sistema di messa a fuoco, ho apprezzato il nuovo pacco batteria  agli ioni di litio LPS 7i, 6400 mAh, non solo dal punto di vista ergonomico e meccanico, ma anche per la  durata  di 8.5 dichiarata da Pulsar, ovviamente a una temperatura standard di 22 gradi Celsius. Durante l’utilizzo intenso a cui l’ho sottoposto nei mesi di maggio e giugno, spesso con temperature notturne di 8 gradi Celsius, sono riuscito ad ottenere un’autonomia media di 6,5-7 ore, con il Wi-Fi , spesso attivo.

SOFTWARE, ALGORITMO E PALETTE

Il software di gestione Pulsar è molto stabile, rapido e intuitivo, con la possibilità di gestire rapidamente le impostazioni e di accedere a un menu dettagliato utilizzando un unico pulsante. Nel corso delle settimane di utilizzo, non si è mai bloccato o “freezato”, come si dice in gergo. Certamente, le mie impressioni si basano solo sull’uso nel breve periodo, quindi non posso confermare se potrebbero esserci eventuali problemi nell’utilizzo protratto per più mesi. L’algoritmo fornisce delle immagini nitide e contrastate che soprattutto sono ampiamente personalizzabili.

Palette colore

La palette di colori disponibile nel Pulsar Telos LRF-XP50 offrono una gamma diversificata di opzioni per soddisfare le diverse esigenze di osservazione. Con un totale di 8 palette tra cui scegliere, gli utenti possono ottimizzare il visore termico per compiti specifici e adattarsi alle condizioni ambientali più variabili. Le palette Bianco caldo, Nero caldo e Rosso caldo sono ideali per il rilevamento accurato degli oggetti. Arcobaleno e Oltremare sono utilizzati per migliorare le possibilità di riconoscimento e identificazione. Per le osservazioni notturne prolungate, le palette Rosso monocromatico, Seppia e Viola offrono un’esperienza visiva ottimale, consentendo una visione chiara e dettagliata, ci sarà modo di parlarne nel paragrafo delle mie impressioni pratiche sul campo.

Altre funzioni utili

Una delle caratteristiche più versatili del PULSAR TELOS XP50 LRF è la sua “Modalità Utente”, che consente di regolare il contrasto e la luminosità  e altre caratteristiche in base alle esigenze specifiche e alle condizioni meteorologiche.

Inoltre, la modalità “Picture in Picture” rappresenta un valore aggiunto significativo. Questa funzione consente di visualizzare un riquadro di alta precisione sullo schermo, occupando solo il 10% dell’area totale. Il riquadro ingrandito mostra chiaramente il soggetto inquadrato consentendo all’osservatore di mantenere il controllo completo della scena inquadrata mentre si concentra sui dettagli.. Sul modello TELOS XP50 LRF, questo riquadro viene utilizzato anche per il puntamento durante l’uso della funzione LRF. La finestrella del PIP rimane attiva anche durante la stima continua delle distanze.

Infine, un’altra funzione estremamente utile è la possibilità di selezionare tra tre diversi livelli di sensibilità termica: normale, alta e ultra. È possibile regolare rapidamente il livello di sensibilità tramite l’icona visibile nella parte inferiore del display, utilizzando il pulsante sulla torretta sinistra. Questa versatilità permette di adattare il visore alle condizioni specifiche, garantendo prestazioni ottimali in ogni situazione.

Inoltre, è possibile salvare immagini e video direttamente dal visore termico, oltre che registrare l’audio, offrendo così un’opzione completa per documentare le osservazioni. Altre funzioni utili le potrete verificare analizzando le varie impostazioni che ho riassunto qui di seguito.

FIG.7 – Le ghiere di stile fotografico per la regolazione della messa a fuoco e dello zoom

FUNZIONAMENTO RAPIDO DEL VISORE TERMICO

 

VERSIONE testata:  3.1.001 

OPZIONI DEL MENU

MENU RAPIDO (Breve pressione del tasto “Menu”)

  1. Luminosità
  2. Contrasto
  3. Tre livelli di  amplificazione della sensibilità termica (Normale – Alta – Ultra)

MENU AVANZATO

  • Livello di amplificazione: Normale, Alta, Ultra
  • Palette colori: Bianco caldo, Nero caldo, Rosso caldo, Rosso, Monocromo, Arcobaleno, Oltremare, Violetto, Seppia
  • Filtro specifico:
  • Modalità Utente:
  • Luminosità icone: Da
  • Modalità Picture in Picture (PiP): Acceso/Spento
  • Modalità Wi-Fi:
  • Impostazione Wi-Fi: Password proprietaria, Banda 2.5GH
  • Microfono: attivato/disattivato
  • Telemetro: Tipo di reticolo,
  •  Modalità di calibrazione: Manuale, Automatica, Semiautomatica
  • Impostazioni generali: Lingua, Data, Ora, Metri/Y
  • Impostazioni predefinite
  • Formattazione della memoria
  • Ricerca di pixel difettosi
  • Informazioni dispositivo

 

 

UTILIZZO DELLA “APP” STREAM VISION 2 

 

Molto apprezzabile, rapida ed efficace è anche la nuova applicazione Stream Vision 2. Avendo testato i primissimi termici di Pulsar sin dalla loro creazione, ho potuto verificare il significativo miglioramento di tale applicazione nella sua ultima versione. È risultato molto rapido nello scambio dei dati tra il touch screen dello smartphone e il visore termico (il cambio paletta e’ l’unico che impiega un paio di secondi).

Per utilizzare l’applicazione, è necessario scaricarla al  seguentelink disponibile per i sistemi Android e iOS. Successivamente, dopo averla installata, si dovrà attivare la connessione Wi-Fi e verificare la presenza del Telos nella vostra lista. All’interno del menu dell’applicazione, è possibile gestire anche la password, di default è la classica sequenza numerica 1 2 3 4 5 6 7 8, ma è facilmente personalizzabile attraverso il menu dell’applicazione.

L’attivazione è immediata; nel mio caso, il mio smartphone ha confermato l’assenza di rete del Telos per la navigazione Internet. È sufficiente spuntare l’opzione “Non chiedere più” per un aggancio immediato. Come mostrato nel video, tramite l’applicazione Stream Vision 2 è possibile gestire con facilità la maggior parte delle caratteristiche tecniche e impostazioni di questo visore termico.

Tra le varie funzioni cito:

  1. Aggiornamenti wireless del software: È possibile effettuare facilmente aggiornamenti del software del dispositivo in modalità wireless, garantendo che il tuo cannocchiale termico sia sempre al massimo delle prestazioni.
  2. Trasmissione in tempo reale: È possibile trasmettere in tempo reale le immagini catturate dal dispositivo direttamente al display di uno smartphone o di un dispositivo mobile, consentendo di condividere l’esperienza con altri in modo immediato.
  3. Controllo remoto di tutte le funzioni:  L’app Stream Vision 2 permette il controllo remoto delle funzioni digitali dello strumento, consentendo di apportare regolazioni e modifiche direttamente dal tuo dispositivo mobile come palette, luminosità, contrasto e altro ancora.
  4. Archiviazione su cloud: Gli utenti registrati nell’app hanno accesso a uno spazio di archiviazione su cloud dedicato per le foto e i video catturati con uno strumento termico o digitale. Questo garantisce che i tuoi preziosi scatti siano archiviati in modo sicuro e accessibili da qualsiasi luogo.

 

Nel Pulsar Telos LRF-XP50, il supporto per la doppia banda Wi-Fi a 2,4/5 GHz rappresenta un avanzamento significativo per l’interoperabilità con dispositivi smart. Utilizzando il canale a 5 GHz, oltre ai tradizionali 2,4 GHz, si ottiene una larghezza di banda migliorata e una velocità di trasferimento dati più elevata. Questa configurazione non solo offre una maggiore immunità al rumore, ma anche una stabilità superiore della connessione, garantendo un funzionamento più fluido ed efficiente della termocamera in combinazione con gli smartphone moderni.

 

 

IMPRESSIONI PRATICHE 

Il maltempo delle ultime settimane (pioggia ma anche impossibilità di tagliare l’erba nei campi) che ha condizionato e ostacolato spesso la mia attività di tester, soprattutto per quanto riguarda la strumentazione ottica classica. Di contro si è rivelato un severo banco di prova per questo visore termico. Ha dovuto lavorare anche in situazioni molto critiche, come forti piogge e foschia. Posso confermare di aver apprezzato l’amplificazione a tre livelli durante le notti piovose, mentre durante le giornate serene ho preferito utilizzare il primo livello perché forniva un’immagine nitida e priva di rumore.

L’inclusione del filtro “Smooth” è particolarmente utile solo per ridurre la presenza del classico effetto  Moirè. Senza divagare troppo nella tecnica fotografica digitale vi posso solo sintetizzare che  si  nota un effetto moiré quando si fotografa una superficie contenente dettagli fini e ripetuti  che sono in grado di superare la risoluzione del sensore. Il risultato è la presenza di onde nello scatto  o di un lieve effetto “griglia”     Il filtro smooth può aiutare a ridurre questo effetto, migliorando ulteriormente la qualità dell’immagine anche se tende un po’ ad ammorbidirla. Credo che il sensore Lynred abbia una ottima nitidezza ma talvolta presente un po’ di moirè gestibile con il filtro specifico. Se avessi errato nelle supposizioni, sono disponibile per chiarimenti.

FIG.8 – Il visore va gestito con due mani, ricordati di togliere le dita dalla ghiera per non intralciare il telemetro

Personalmente, ho notato un netto miglioramento delle immagini senza il  filtro attivo, anche se si tratta di una funzione che può essere utile solo in condizioni specifiche che l’utente apprenderà con l’esperienza.

Durante le notti piovose, ho notato che il telemetro, soprattutto in presenza di foschia, talvolta poteva perdere la stima distanza. Questo è comune anche nei telemetri di alta qualità, quindi non è un problema esclusivo di questo modello ma una classica situazione ostativa.

Ricordo inoltre che la sua forma è progettata per essere utilizzata con due mani; pertanto, se decidete di utilizzare il telemetro, ricordatevi di non coprire la zona del laser con le mani. Dal punto di vista ergonomico, il visore termico si è dimostrato più grande della media, il che per me è un vantaggio in quanto preferisco prodotti che creano meno vibrazioni quando li uso a mano libera rispetto a visori più piccoli.

Il sistema di messa a fuoco è simile a quello degli obiettivi fotografici e la stessa cosa è stata progettata anche per l’intervallo di regolazione degli ingrandimenti.

Le ghiere di grande diametro offrono maggiore precisione e un’escursione superiore rispetto a una piccola manopola e per tale motivo si riesce a raggiungere il fuoco con maggiore perfezione.  Grazie alla ghiera dell’ingrandimento  è possibile passare rapidamente da 2.5x a 10x, il che è un vantaggio rispetto alla maggior parte degli attuali visori termici che richiedono il continuo clic di un pulsante per raggiungere l’ingrandimento desiderato. Questa ghiera, tuttavia, può causare alcune vibrazioni quando si usa il visore a mano libera, dato che è necessario maneggiare una grande manopola mentre si riprende il video e la rotazione implica la creazione di qualche vibrazione.

Osservando con tutte le palette disponibili, vi posso confermare che ho utilizzato e preferito principalmente il “bianco caldo” e il “nero caldo”. È importante ricordare, però, che qualora aveste la necessità di compiere osservazioni prolungate e di mantenere un po’ di dilatazione pupillare notturna sarà fondamentale utilizzare le palette con lo spettro dei colori virato verso il rosso.  Questa scelta è particolarmente utile durante l’uso del visore termico  nella fase di tiro successiva (ove consentito) con un cannocchiale classico (ad esempio, nella classica situazione crepuscolare). È importante ribadire che l’utilizzo di una classica paletta bianca, verde o azzurra causerebbe un immediato restringimento della pupilla di uscita, con conseguente abbagliamento o difficoltà ambientali durante la fase di tiro.

Nulla da eccepire riguardo al sensore  della Lynred coadiuvato dall’obiettivo da 50 mm di diametro; quando ben calibrato.

FIG.9 – Alcune immagini ottenuto con il PULSAR TELOS LRF XP50, l’ultima in basso a destra è senza filtro Smooth e in modalità “Normale”

Come potrete vedere nel video, ho voluto testare il visore termico anche al poligono non perché fosse strettamente necessario, ma per verificare la capacità del nuovo sistema Pulsar  image Boost di percepire le minime differenze di temperatura, soprattutto nel mese di giugno. Durante questo periodo, ho utilizzato il visore termico per osservare gli oggetti a una distanza fino a 200 metri. È incredibile come la qualità dell’immagine, soprattutto con la palette monocolore bianco e nero e nero caldo, sia equiparabile a quella dei migliori sensori digitali notte e giorno, specialmente nella modalità bianco e nero.

Personalmente preferisco utilizzare un sistema di ingrandimento del genere con elevato ingrandimento su cavalletto o in appoggio. In questi casi, basta appoggiarsi al finestrino del proprio fuoristrada o al bordo di un’altana, per esempio. Ottima anche la capacità di streaming grazie alla doppia banda da  2,4 GHz e 5 GHz , oltre alla facilità di gestione della APP. Un plauso va anche alla nuova batteria, che effettivamente garantisce un’ottima durata. Qualora abbiate esigenze superiori per la vostra attività, potreste comunque prendere in considerazione l’acquisto di una batteria aggiuntiva.

Ricordo inoltre che questo sistema si può ricaricare e/o alimentare in caso di necessità sia attraverso un classico Battery Pack.

 

 

RICONOSCIMENTO

Come già avrete compreso le immagini sono molto nitide e contrastate. È possibile osservare chiaramente i dettagli sui palchi dei cervi (punte, forme, spessore) anche a una distanza di 100 metri e distinguere la reale morfologia tra un cervo e un capriolo anche a una distanza prossima ai 300 metri.

 

PREGI E DIFETTI

Pregi:

  • Sensore da 640 x 512 pixel non raffreddato,  prodotto dall’azienda francese LYNRED.
  • Ottimo valore di NEDT inferiore ai 18 milliKelvin con pixel pitch da 17 micron.
  • Obiettivo  di alta qualità da 50 mm con apertura F/1
  • Possibilità di sostituire sensore, obiettivo e modulo LRF
  • Ottima costruzione meccanica.
  • Ghiere rapide e precise.
  • Ottima funzionalità dei pulsanti.
  •  Telemetro integrato.
  • Gestione rapida grazie a vari livelli di regolazione e alla possibilità di salvare le preferenze nella modalità utente.
  • Menù facilmente navigabile e gestibile.
  • Capacità eccellente di rivelare differenze morfologiche tra cervi e caprioli a distanza.

Difetti:

  • Non è tra i più leggeri del suo genere.
  • Necessita di un accessorio da acquistare separatamente per l’utilizzo su cavalletto fotografico.
  • Le ghiere, sebbene precise, non sono molto fluide e possono generare vibrazioni durante la regolazione, specialmente durante la registrazione video a mano libera.
FIG.10- La possibilità di poter aggiornare i componenti potrebbe essere un’ottima lancia a favore di questo nuovo visore termico
 

IN SINTESI

Nel competitivo mondo dei visori termici, il Pulsar Telos LRF XP50 si distingue per le sue eccellenti caratteristiche costruttive unite a un sensore di ultima generazione francese. Offre immagini di alta qualità anche a massimi ingrandimenti, rendendolo ideale per osservazioni soddisfacenti a medio-lunga distanza. Dotato di un telemetro integrato e di un ampio grado di personalizzazione, è adatto a vari usi e condizioni. Pulsar ha ascoltato i desideri del mercato, offrendo la possibilità di sostituire l’hardware: acquistando Telos, avrete in pratica un visore termico “per la vita”. È infatti possibile sostituire il sensore, l’obiettivo e il modulo del telemetro laser in base alle innovazioni che Pulsar proporrà nei mesi a venire.

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PREZZO

Il Pulsar Telos LRF XP50 è disponibile presso lo shop online dell’Armeria Brignoli al prezzo di 3650€. Ricordo inoltre che per acquisti superiori a 100€, Brignoli garantisce la spedizione gratuita. È possibile pagare comodamente anche con carta di credito. Vi invito quindi a visitare direttamente   questo link.

RINGRAZIAMENTI

Ringrazio come sempre Gianni Brignoli dell’Armeria Brignoli di  Gardone Val Trompia – Brescia, che ha messo a disposizione questo prodotto, permettendomi di condividere le mie impressioni personali senza forzature. Ricordo ai lettori e agli appassionati che mi seguono che queste recensioni sono create esclusivamente dopo aver utilizzato il prodotto direttamente sul campo, in mezzo alla natura, e non sono basate semplicemente sull’analisi dei dati tecnici forniti dal costruttore.

 

DISCLAIMER

“Termicienotturni.it” è un progetto editoriale di Piergiovanni Salimbeni – Giornalista Indipendente. I prodotti testati non sono in vendita, sono restituiti dopo la visione e non percepisco nessuna percentuale sulla eventuale vendita del modello recensito. L’Armeria Brignoli ha inviato il prodotto in visione  lasciandomi libero di citare le mie impressioni imparziali come è dovere di ogni giornalista. Per aggiornamenti sui prezzi o su eventuali offerte dovete contattare direttamente il  venditore cliccando sul banner qui in basso.

 

 

 

Mi chiamo Piergiovanni Salimbeni, sono un giornalista indipendente iscritto all’Ordine Professionale dei Giornalisti della Lombardia. Sono nato il 17 Febbraio del 1975 e nel 1997 ho iniziato le mie prime collaborazioni editoriali con alcuni mensili nazionali. Mi sono laureato presso l’Università Statale di Milano con una tesi riguardante i danni da inquinamento elettromagnetico e le antenne di Radio Vaticana. Da quasi venti anni mi occupo di test strumentali, ho iniziato con i telescopi astronomici, per poi specializzarmi nelle ottiche naturalistiche. Nel 2012 ho inaugurato le prime recensioni riguardanti i prodotti per la visione notturna. Mi sono specializzato nell’utilizzo dei visori notturni optoelettronici per poi passare ad analizzare i primi visori digitali notturni e i prodotti per la visione termica. Dopo aver curato lo speciale Visione Notturna per la rivista CacciaMagazine e aver creato il gruppo Facebook “Visori termici, visori notturni e fototrappolaggio” ho deciso di lavorare a questo nuovo progetto editoriale per separare questo genere di recensioni dal mio sito www.binomania.it  dedicato ai binocoli, agli spotting scope e ai telescopi astronomici.