PREMESSA
Durante i mesi di maggio e giugno ho avuto il piacere di testare sul campo il visore termico dotato di telemetro integrato ThermTec WILD 650L. È distribuito da Visiotech Italia e attualmente si può acquistare a un prezzo di 2590 euro. All’interno di questo articolo e della video recensione troverete le mie impressioni riguardanti l’utilizzo pratico, le caratteristiche tecniche e, ovviamente, i pregi e i difetti.
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STORIA
ThermTec Technology Co., Ltd. è un produttore leader a livello globale di strumenti termici . Fondata nel 2011, l’azienda ha rapidamente creato un valido team che comprende ogni fase: dalla ricerca alla progettazione, sviluppo, test, supporto tecnico e servizio. Il team di R&S, che costituisce il 40% della struttura del personale, rappresenta un ampio spettro di idee ed esperienze, e si impegna in uno sviluppo interno continuo per rimanere sempre all’avanguardia del settore, offrendo soluzioni innovative. Con un patrimonio netto di oltre 300 milioni di RMB, ThermTec è dotata di un’ampia gamma di attrezzature sofisticate, competenze tecniche e capacità di produzione sufficienti per progettare e produrre una linea completa di prodotti e soluzioni innovative per una vasta gamma di settori. Il controllo qualità e l’ispezione sono gestiti attraverso un sistema di selezione e gestione rigorosa delle materie prime, procedure di auto-ispezione e controllo qualità unificate dei prodotti e delle tecniche, e un sistema integrato di test dell’imaging termico. Potete trovare maggior informazioni sul loro sito ufficiale: https://www.thermeyetec.com/about/
CARATTERISTICHE TECNICHE
Caratteristiche | Specifiche |
---|---|
Modello | Wild 650L |
Risoluzione del sensore | 640 x 512 pixel |
Pixel Pitch | 12 micrometri |
NETD | 18 milliKelvin @ 300K |
Range spettrale | 8-14 micrometri |
Frame rate | 50 Hz |
Distanza di rilevamento massimo | 2600 metri |
Obiettivo | 50 mm, f/0.9 |
Campo di vista | 8.8° x 7° |
Ingrandimento ottico | 2.8x |
Zoom digitale | 1-4x |
Estrazione pupillare | 40 mm |
Pupilla di uscita | 6 mm |
Regolazione delle diottrie | +/- 5 |
Display | AMOLED, 1024 x 768 pixel, 0.39 pollici |
Palette Colore | 6 |
Modalità immagine | Foresta e Target |
Funzioni Foto/Video | Sì |
Lingua | Multilingua |
Memoria interna | 64 GB |
Picture in Picture (PIP) | Sì |
LRF Boost | Sì |
Hot Tracking | Sì |
Notifiche in tempo reale | Sì |
OSD | Sì |
Batteria interna | Ricaricabile agli ioni di litio 18.650 |
Durata della batteria | 8 ore |
Interfaccia | Type-C |
Hotspot | Sì, tramite app |
Temperatura di esercizio | -20°C to +50°C |
Livello di impermeabilizzazione | IP67 |
Peso | 540 grammi |
Dimensioni | 190.2 x 76.3 x 84.6 millimetri |
Telemetro Laser | Classe 1, lunghezza d’onda 905 nanometri |
Distanza di misurazione | 1000 metri |
Accuratezza | +/- 1 metro |
Prezzo suggerito (Giugno 2024) | €2590 |
Distributore italiano | Visiotech Italia |
MODELLI DISPONIBILI
La gamma WILD è suddivisa in ben sette modelli. La serie senza telemetro integrato comprende i modelli 325, 335, 635 e 650, mentre quella con il sistema LRF include i modelli 335L, 635L e 650L. Per una migliore comprensione delle sigle, posso confermare che il primo numero (3, 6) rappresenta la risoluzione del sensore. Nel caso del visore termico oggetto di questo test (650L), è stato quindi utilizzato un sensore da 640×512 pixel. Le ultime due cifre, invece, indicano la lunghezza focale del diametro dell’obiettivo (50mm).
DOTAZIONE DI SERIE
MECCANICA E SISTEMA DI MESSA A FUOCO
Il visore termico ThermTec WILD 650L è composto da un telaio in lega di magnesio, ben protetto da una spessa armatura di colore nero con zone zigrinate ai lati che migliorano il grip e la presa. La sua forma affusolata e molto ergonomica consente un perfetto utilizzo sia ai destrimani sia ai mancini. Il nero è il colore prevalente sulla scocca, intervallato da alcune zone arancioni: una ghiera nei pressi dell’obiettivo, il joystick e la scritta “650L”. La forma è moderna e aggressiva.
Nella parte superiore del dispositivo si trovano il pulsante di accensione, una rotella per la rapida modifica della messa a fuoco, un comodo joystick multifunzione e il pulsante per fotografare e riprendere video. All’interno del paragrafo specifico illustrerò con maggior precisione le funzioni dei quattro pulsanti. Per ora è necessario sapere che i pulsanti presentano trame e forme differenti, il che consente, dopo poco tempo di utilizzo, di gestire il visore termico al buio senza la necessità di vedere cosa si sta premendo.
Nella parte laterale sinistra si trovano le asole per l’inserimento degli accessori, come la tracolla e la cinghia da polso, e un coperchio, presumibilmente in gomma siliconica impermeabilizzata, sotto cui è situata la porta USB. Nella parte inferiore si può notare un coperchio con una leva di rapido sgancio, dove alloggia una batteria ricaricabile 18650. Il vano è ovviamente ben impermeabilizzato. Sopra di esso è stata prevista una filettatura per il collegamento alle piastre dei treppiedi fotografici. L’unica attenzione nel modello LRF è di verificare la compatibilità con le proprie slitte delle teste fotografiche. Nel mio caso, sia con le slitte lunghe Manfrotto sia con quelle Arca Swiss, non ho avuto problemi e il modulo LRF non ha ostacolato il montaggio.
Nella parte laterale destra si notano altre due asole mentre nei pressi dell’oculare è stata prevista una ampia ghiera a collare zigrinata che consente una comoda regolazione delle diottrie dell’oculare anche con i guanti invernali. Rispetto ad altre soluzioni della concorrenza che optano, spesso, per una piccola manopola o leva, questo sistema è decisamente comodo da utilizzare anche in presenza di mani sudate o con i guanti da tiro o invernali. Il modulo LRF è compatto, poco invasivo e ben protetto da una spessa armatura. Anche in questo caso, presenterò le sue caratteristiche nel paragrafo specifico.
E’ impermeabilizzato con grado IP67, rendendolo utilizzabile anche durante pessime condizioni meteorologiche. Beneficia, inoltre, di una temperatura di esercizio compresa tra -20 e +50°C. La mia bilancia elettronica ha stimato un peso di soli 615 grammi (con batteria, cinghia da polso e ovviamente il tappo copri-obiettivo) che è distribuito su meno di venti centimetri.
Per quanto riguarda il sistema di messa a fuoco, ThermTech ha optato per una meccanica molto più simile a uno strumento ottico, il che secondo me facilita di molto l’osservazione sul campo. Di fatto, non è presente la classica ghiera sulla campana, bensì una vera e propria manopola di messa a fuoco che lo fa assomigliare a un classico binocolo o spotting scope da osservazione. Questo garantisce in primis una rapida modifica del punto di fuoco e, inoltr,e vi consente realmente di utilizzarlo con una sola mano, mentre nelle altre occasioni la presenza di una ghiera sulla campana obbliga all’utilizzo di entrambe le mani.
La distanza minima di messa a fuoco che ho misurato con il mio accomodamento visivo è di 260 cm e da questa distanza è necessario ruotare la manopola in senso anti-orario di circa due giri e tre quarti per raggiungere l’infinito. Pare quindi facilmente utilizzabile anche nei cantieri e dentro gli edifici.
Non è ovviamente una manopola grande come quella di un binocolo o di uno spotting scope, tuttavia la reputo funzionale. Ho provato a utilizzarla anche con i miei guanti da tiro senza evidenziare particolari problematiche
OTTICA
Obiettivo
Questo visore termico è stato equipaggiato con un obiettivo di ultima generazione, composto da germanio con un diametro di 50 mm e un rapporto focale molto luminoso pari a f/0,9. L’obiettivo è protetto da un tappo molto robusto dotato di un meccanismo a sgancio rapido con sicurezza e un fissaggio a collare sulla campana che evita di perderlo durante l’utilizzo sul campo. Grazie alle dimensioni dell’obiettivo e alla risoluzione del sensore, è possibile beneficiare di un range di rilevamento del calore sino a 2600 metri. Il campo di vista fornito è di 8,8 gradi per 7 gradi, mentre l’ingrandimento nativo è di 2,8x, con uno zoom digitale ( e continuo) 1x – 4x.
OCULARE
Il visore termico monoculare ThermTech WILD 650L è dotato di un oculare che propone le immagini del display di ultima generazione AMOLED da 1024×768 pixel, con una diagonale di 0,39 pollici. Le immagini sono nitide e contrastate, è possibile regolarne anche la luminosità e beneficia, come vedremo, di varie palette colore. Ha una frequenza di aggiornamento di 50 Hz, che unita a un’ottima gestione delle impostazioni e a palette colori più specifiche e produttive per un utilizzo intenso, comporta un minimo affaticamento visivo. L’oculare è ottimizzato con un paraluce in gomma siliconica che si abbassa con la semplice pressione dell’arcata sopraccigliare o degli occhiali. La distanza pupillare dichiarata è di 40 mm, mentre la pupilla di uscita è di 6 mm. La regolazione diottrica è di ±5
SENSORE
Anche in questo caso ci troviamo idi fronte a valori di riferimento nella gamma se proporzionati alla concorrenza. È stato utilizzato un sensore non raffreddato di ultima generazione con una risoluzione di 640×512 pixel, ottimizzato con un pixel pitch di 12 micrometri e con un valore NETD di soli 18 milliKelvin. Come potete vedere all’interno della videorecensione, questo visore termico in combinazione con l’obiettivo di grande diametro, fornisce delle immagini nitide e contrastate, con un’ottima rappresentazione del micro dettaglio. Il valore NETD così elevato si è dimostrato vincente anche nelle osservazioni in cui il paesaggio circostante propone delle minime differenze di temperatura rispetto al soggetto da osservare. Ricordo ai lettori che il termine NETD significa ” Noise Equivalent Temperature Difference”, È una misura della sensibilità termica di un sensore termico ed è un indicatore di quanto bene il sensore possa distinguere le variazioni di temperatura nell’ambiente circostante. In sostanza, più basso è il valore di NETD, migliore è la capacità del sensore di rilevare piccole differenze di temperatura. Quindi, un valore di NETD più basso indica una maggiore sensibilità del sensore termico: 18Mk è un valore eccellente.
TELEMETRO LASER “BOOST”
Il visore termico ThermTech WILD 650L è equipaggiato con un telemetro laser di classe 1 con lunghezza d’onda di 905 nm. Questo avanzato telemetro consente una stima precisa delle distanze fino a 1000 metri, con uno scarto minimo di ±1 metro. Grazie alla sua precisione e alla sicurezza della classe 1, gli utenti possono affidarsi completamente alla sua capacità di misurare con precisione le distanze anche nelle condizioni più impegnative.
Benefici di ben tre funzioni: LRF-Boost e la combinazione di un telemetro AI e laser.
Questa tecnologia avanzata, combinata con il rilevamento dell’intelligenza artificiale, consente di ottenere prestazioni di misurazione multi-target della massima precisione. Grazie al LRF Boost, il visore termico è in grado di effettuare la misurazione delle distanze su più bersagli contemporaneamente, offrendo prestazioni di rilevamento ottimali in una vasta gamma di scenari. Questo consente agli utenti di determinare con precisione le distanze e le specie di bersagli multipli in una singola misurazione, migliorando così l’efficacia e la versatilità del visore termico nelle attività di osservazione e caccia.
SOFTWARE DI GESTIONE
La mia esperienza con il software di gestione del visore termico ThermTech è stata un’esperienza totalmente nuova per me, avendo avuto il piacere di utilizzarlo per la prima volta durante il mese di maggio. Devo dire che è uno dei software di gestione più facili e intuitivi che abbia incontrato sul campo. La sua interfaccia è chiara e ben organizzata, rendendo la navigazione tra le varie impostazioni e funzionalità un’esperienza molto intuitiva. Un vero valore aggiunto alla facilità d’uso del software è dato dal joystick integrato, che offre un controllo intuitivo e consente un’operatività agevole, anche con una sola mano.
APPLICAZIONE THERMTEC OUTDOOR
Anche in questo caso, ho avuto il piacere di utilizzare l’applicazione ThermTech Outdoor per la prima volta e posso confermare l’estrema semplicità dell’installazione. Innanzitutto, è necessario recarsi sul Play Store di Android o su quello di iOS per scaricare gratuitamente l’applicazione. Successivamente, tramite le impostazioni Wi-Fi del proprio smartphone o tablet, si dovrà cercare il modulo ThermTech WILD, che apparirà con il numero di serie e la sigla del prodotto. A questo punto, basterà inserire la password di serie, che è “1 2 3 4 5 6 7 8”, e attivare la connessione. Attraverso l’applicazione, sarà possibile gestire numerose funzioni, dalla registrazione dei video alla modifica delle palette, allo zoom, alla regolazione della nitidezza, del contrasto, della luminosità, l’aggiornamento del firmware e altro ancora. Ho notato, inoltre, che, a differenza di alcuni software di gestione che ho avuto modo di utilizzare in passato, quello della ThermTech risulta molto immediato, nel senso che apportando le modifiche tramite l’app, queste sono effettuate in tempo reale, anche osservando attraverso il display del visore termico senza blocchi o ritardi. Inoltre, durante le serate di utilizzo, il collegamento Wi-Fi non si è mai sganciato e l’applicazione non si è mai bloccata. In definitiva, mi ha fatto un’ottima impressione.
AGGIORNAMENTO DEL FIRMWARE
Per aggiornare il software del visore termico della serie Wild di ThermTec, gli utenti hanno a disposizione due modalità di aggiornamento: tramite l’applicazione mobile e tramite PC. Utilizzando l’app “ThermTec Outdoor”, è possibile trasferire l’immagine dalla termocamera allo smartphone o al tablet attraverso l’ Hotspot in tempo reale. Questo permette di gestire il trasferimento e l’aggiornamento dei file direttamente dall’applicazione.
D’altra parte, per coloro che preferiscono utilizzare il PC, è possibile scaricare il programma di aggiornamento dal sito web ufficiale di ThermTec. Collegando il dispositivo al computer tramite cavo dati Tipo-C e seguendo le istruzioni, gli utenti possono copiare il firmware di aggiornamento nella memoria del visore termico e avviare l’aggiornamento selezionando l’icona apposita tramite il joystick.
MEMORIA
È stato utilizzato un modulo di memoria interna da 64 gigabyte. Analizzando le dimensioni medie dei file video e delle immagini, posso confermare che un’immagine mediamente pesa 350 MB, mentre un video di un minuti e mezzo occupa uno spazio di 32 MB. Per questo motivo, potrete essere sicuri di non dovere continuamente trasferire i dati al vostro computer, in quanto il ThermTech WILD 650L ha un’ottima capacità di archiviazione. È possibile trasferire video e immagini tramite l’applicazione oppure attraverso il cavetto USB fornito di serie.
BATTERIA
Quando, inizialmente, ho letto che l’alimentazione di questo visore termico di ultima generazione era gestita con una sola batteria al litio 18650, ho erroneamente presupposto una bassa autonomia di utilizzo. Tuttavia, mi sono dovuto ricredere. Il ThermTech WILD 650L permette di godere di un’ottima autonomia media di 8 ore. Durante i mesi di maggio e giugno, con temperature notturne spesso inferiori ai 13 gradi, ho beneficiato di un utilizzo intenso e del Wi-Fi praticamente sempre acceso, ottenendo un’autonomia media di 6 ore. Questo fa presagire senz’altro che quanto dichiarato dall’azienda corrisponda alla verità. Si tratta di un visore termico che dimostra di riuscire a gestire un sensore di alta risoluzione e numerose funzioni con un minimo dispendio energetico. Ottimo lavoro.
FUNZIONAMENTO RAPIDO DEL VISORE TERMICO
Come anticipato nella premessa di questa videorecensione, il funzionamento rapido del visore termico avviene attraverso l’utilizzo di quattro pulsanti. Oltre a presentare una tabella, sintetizzo rapidamente le varie funzioni che è possibile gestire attraverso l’utilizzo dei pulsanti. In primis, il pulsante di accensione consente, con una rapida pressione, di entrare in modalità standby e, con una lunga pressione, di spegnere o accendere il visore termico con il classico Timeout di 3 secondi.
Il pulsante per la cattura di video e immagini funziona allo stesso modo: pressione breve per catturare foto, pressione lunga per registrare video.
Il joystick è incredibilmente utile nell’utilizzo sul campo. In primis, è possibile addirittura personalizzarne la pressione e la sensibilità attraverso il menù. Dopo aver trovato la mia ideale personalizzazione, posso confermare che l’utilizzo si è dimostrato molto funzionale e preciso. Il joystick consente di ingrandire o diminuire lo zoom in maniera continua premendolo lateralmente, di attivare il sistema di telemetria laser mentre premendolo sul lato destro consente di modificare le palette. La pressione centrale consentirà, con un rapido click, la calibrazione, mentre con un doppio click l’entrata del menù. Nel momento in cui si entrerà nel menù, il joystick consentirà di spostarsi in alto e in basso, di uscire dai menù e ovviamente anche di confermare.
Rispetto a molti arzigogolati sistemi di navigazione esterna con menù decisamente complessi, devo ammettere che quello della ThermTech si è dimostrato molto facile da utilizzare, anche per le persone meno avvezze alle informatiche. Anche l’attivazione del menu di gestione è molto rapida: dalla pressione del pulsante di accensione trascorrono veramente pochi secondi per poter gestire completamente tutte le funzioni disponibili.
IMPOSTAZIONI PRINCIPALI
Prima di entrare nello specifico e di spiegare le innumerevoli funzioni di questo visore termico, vorrei evidenziare alcune caratteristiche molto interessanti. In primis, l’azienda sottolinea la presenza di una tecnologia AI che consente l’autocalibrazione dell’immagine. Inoltre, è presente la modalità di zoom continuo 14x. La stabilità della calibrazione, grazie al rendimento dell’intelligenza artificiale, consente di utilizzare lo strumento anche fino a un’ora senza la necessità di ricalibrarlo.
Per quanto riguarda le impostazioni, è possibile beneficiare di un menu rapido, a cui si accede premendo una sola volta il joystick nella parte centrale, e di un menu completo che si attiva premendo per due volte consecutive il pulsante centrale. Nel primo caso, sarete assistiti da una grafica circolare che mostra il funzionamento del joystick per le regolazioni principali, come zoom, cambio palette, stima LRF e calibrazione. Accedendo al menu principale, invece, appariranno quattro icone: immagine, ingranaggio, rete e cartella.
Nella prima potrete modificare la modalità di visione e regolare nitidezza, rumore, luminosità e contrasto. Potrete anche decidere se applicare la modalità di correzione dell’immagine in maniera automatica o manuale.
All’interno del sottomenu ingranaggio, potrete optare per la correzione del sistema OSD, la modalità di prevenzione del surriscaldamento del sensore, la modalità EIS, ossia la stabilizzazione elettronica dell’immagine, l’hot tracking che segue l’oggetto più luminoso nella scena e la modalità Picture-in-Picture.
Come già anticipato, potrete anche gestire la telemetria laser attraverso l’intelligenza artificiale (AI), settare il telemetro oppure sfruttare l’LRF BOOST, gestire la tonalità del monitor OLED e la sua luminosità, prevenire i pixel bruciati e altro ancora.
L’ultima icona del menu prevede la regolazione del sistema hotspot, la sua attivazione, modificare il nome del modello e la possibilità di modificare e gestire la password.
Attraverso l’ultima icona con l’effige di una cartella, è possibile gestire direttamente dal visore termico le immagini e i video, selezionando i file suddivisi per data e verificandone l’anteprima e la durata. Potrete visionarli ma anche cancellarli.
La versione che ho utilizzato è la 1.3.52 con aggiornamento al 21 aprile 2024
Impostazione | Dettagli |
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Impostazioni immagine |
|
Impostazioni di sistema |
|
Raggio di azione |
|
OLED |
|
Sistema |
|
PALETTE COLORE
IMPRESSIONI PRATICHE SUL CAMPO
Dopo aver testato la maggior parte dei visori termici presenti sul mercato, ero molto curioso di verificare le prestazioni di un visore termico della ThermTech. Riguardo, quindi, alla mia esperienza con il modello Wild 650 L, posso confermare di aver apprezzato varie sue caratteristiche. Innanzitutto, questo visore termico presenta un’ottima ergonomia: si può utilizzare tranquillamente con la mano destra, con la sinistra e anche con i guanti invernali. Un fattore che mi ha entusiasmato particolarmente è la presenza di una manopola di messa a fuoco. Questo facilita moltissimo la gestione del visore termico, non solo perché si può utilizzare con una sola mano, ma anche perché è possibile inseguire con maggiore velocità i soggetti in rapido movimento rispetto a quanto si può fare con la regolazione sulla ghiera nei pressi della campana. Se poi consideriamo che nella maggior parte delle occasioni è utile avere una mano libera, la possibilità di gestire pulsanti e messa a fuoco con una sola mano può fare la differenza e decretare l’acquisto di questo modello rispetto ad altri disponibili sulla concorrenza. Nulla da eccepire, inoltre, per il joystick personalizzabile e multi-funzione che facilità ancor di piu’ la gestione rapida del visore termico.
Da un punto di vista qualitativo, anche le immagini sono risultate nitide e contrastate. C’è un’ampia possibilità di regolazione, come potrete vedere all’interno della videorecensione, sia per quanto riguarda la luminosità e il contrasto, sia per quanto riguarda la nitidezza. I vari livelli di personalizzazione vi consentiranno di trovare senz’altro la regolazione migliore, non solo per le vostre preferenze osservative, ma anche per le condizioni meteorologiche e ambientali che dovrete affrontare. Il valore NETD inferiore ai 18 milli Kelvin ha fornito delle ottime immagini anche in estate e anche nelle ore diurne, quando certamente la differenza tra i soggetti e le zone osservate non era così netta come può avvenire, ad esempio, in inverno con un Delta termico molto elevato.
Il telemetro laser, inoltre, si è dimostrato preciso, a patto di utilizzare, come sempre, una mano ferma. Devo ammettere che lo scarto dichiarato è in linea con quanto ho evidenziato. Inoltre, il modulo non è assolutamente invasivo: è molto piccolo e non va a ostacolare il bilanciamento dei pesi e l’ergonomia del visore termico. Ottimo il funzionamento del LRF BOOST che in concerto con il telemeetro AI consente di calcolare le distanze di vari soggetti inquadrati nella stessa scena.
Sempre molto utili le modalità Picture-in-Picture e Hot Tracking. La Hot Tracking, in particolare, si è dimostrata molto rapida, veloce e soprattutto precisa nell’agganciare anche i soggetti in rapido movimento all’interno dell’inquadratura. Ad esempio, ho provato più volte a verificare se fosse in grado di agganciare delle macchine in rapido scorrimento sulle strade statali e devo confermare che, rispetto ad altri prodotti della concorrenza, si è comportato in maniera eccellente.
Non conosco bene l’algoritmo che gestisce la calibrazione e quindi come possa l’intelligenza artificiale auto apprendere la scelta di una ottima calibrazione in base alla scena. Sicuramente, sul campo, ho notato che durante l’utilizzo medio di un’ora o un’ora e mezza, raramente ho necessità di attivare la calibrazione manuale, dato che il sistema di calibrazione automatica avviene in maniera decisa, senza particolari incertezze. Inoltre, la possibilità di utilizzare per un periodo di tempo decisamente elevato questo visore termico con il semplice utilizzo di una singola batteria è un grande vantaggio. In dotazione è presente un’altra batteria che può essere sempre trasportata per garantire un’autonomia ulteriore.
RICONOSCIMENTO TRA FEMMINA DI CERVO E CAPRIOLI
Come sapete, sono solito verificare la reale capacità di un visore termico nel mostrare la corretta morfologia di una cerva rispetto, ad esempio, a un capriolo e non mi limito a verificare la presenza di cervi perchè so che in quella zona ci sono degli esemplari. Per questo motivo, ho compiuto alcune osservazioni presso i prati della mia zona. Ammetto che in questo periodo i test sono molto più difficili da effettuare, in quanto oltre alla minima differenza di escursione termica, è presente una folta vegetazione. Inoltre, la pioggia intensa dei mesi di maggio non ha ancora consentito agli agricoltori e ai proprietari di terreni della mia zona di provvedere allo sfalcio. Per tale motivo, i soggetti erano quasi sempre immersi in un metro d’erba. Tuttavia, posso confermare che attraverso il visore termico Wild 650L sono stato in grado di distinguere perfettamente e con sicurezza la morfologia di un cervo femmina rispetto a un capriolo a distanze superiori ai 250 metri, con una estrema precisione che risulta fondamentale per alcuni tipi di attività. Inoltre, sono rimasto molto soddisfatto delle capacità di inseguimento del sistema Hot Tracking anche a distanze molto elevate. Devo confermare che si tratta di un algoritmo decisamente ben elaborato, quello che equipaggia il visore termico della Tertech. Sono molto curioso di testare altri prodotti di questa azienda.
PREGI E DIFETTI
PREGI:
- Ottimo rapporto prezzo-prestazioni.
- Sistema di telemetria integrato per una misurazione precisa delle distanze.
- Telemetro AI e BOOST LRF molto utili sul campo
- Obiettivo molto risolvente che garantisce immagini nitide e dettagliate.
- Sensore di ultima generazione con valore NETD di riferimento nella sua fascia di prezzo.
- Possibilità di gestire la messa a fuoco attraverso una classica manopola, simile agli strumenti ottici tradizionali.
- Joystick multifunzione, facilmente personalizzabile, facile e intuitivo da utilizzare.
- Ottima autonomia della batteria che consente un utilizzo prolungato senza necessità di ricarica.
- Algoritmo stabile e preciso per una corretta calibrazione e gestione delle immagini.
- Applicazione per smartphone stabile, precisa e molto intuitiva, che consente un facile controllo e gestione delle impostazioni.
DIFETTI:
- In caso di montaggio sul treppiede fotografico dovrete unicamente verificare che la slitta della testa fotografica consenta il corretto posizionamento, dato che il modulo LRF è vicino alla filettatura.
Nonostante la mia pignolerie in fase di test, non sono stati individuati altri difetti significativi.
IN CONCLUSIONE
“In conclusione, dopo aver esaminato il visore termico ThermTec Wild 650 L e sperimentato personalmente le sue funzionalità, posso confermare che si tratta di uno strumento eccellente nella sua fascia di prezzo. E’ dotato di un telemetro integrato con possibilità di potenziare le sue funzioni tramite l’AI, un sensore di ultima generazione e un obiettivo altamente risolvente, soprattutto un valore NETD da riferimento. Fornisce un ampio range di identificazione dei soggetti anche a distanze notevoli. L’autonomia della batteria è ottima e il software di gestione è intuitivo e funzionale. La presenza della manopola di messa a fuoco e del joystick aggiungono un valore significativo all’ergonomia e alla facilità d’uso. Nel complesso, il ThermTec Wild 650 L si distingue come una scelta eccellente per chi cerca un visore termico completo e performante.”
PREZZO E DISTRIBUTORE
Il visore termico monoculare con telemetro integrato ThermTec Wild 650L è distribuito da Visiotech Italia e attualmente si può acquistare a un prezzo di 2590 euro.
RINGRAZIAMENTI
Desidero ringraziare sinceramente Thomas Bao, Sales Manager di ThermeTec, e Federico Leva di Visiotech Italia per aver fornito in visione l’esemplare oggetto di questa recensione. È importante sottolineare che ThermTec ha accettato di ascoltare le mie opinioni in modo imparziale, senza esercitare pressioni o influenzare il mio giudizio. Questa libertà mi ha permesso di valutare il visore termico in modo completo e obiettivo, fornendo così un resoconto accurato della mia esperienza
DISCLAIMER
“Termicienotturni.it” è un progetto editoriale di Piergiovanni Salimbeni – Giornalista Indipendente. I prodotti testati non sono in vendita, sono restituiti dopo la visione e non percepisco nessuna percentuale sulla eventuale vendita del modello recensito. Il distributore europeo di questo prodotto ha inviato il prodotto in visione lasciandomi libero di citare le mie impressioni imparziali come è dovere di ogni giornalista.
Mi chiamo Piergiovanni Salimbeni, sono un giornalista indipendente iscritto all’Ordine Professionale dei Giornalisti della Lombardia.
Sono nato il 17 Febbraio del 1975 e nel 1997 ho iniziato le mie prime collaborazioni editoriali con alcuni mensili nazionali. Mi sono laureato presso l’Università Statale di Milano con una tesi riguardante i danni da inquinamento elettromagnetico e le antenne di Radio Vaticana. Da quasi venti anni mi occupo di test strumentali, ho iniziato con i telescopi astronomici, per poi specializzarmi nelle ottiche naturalistiche. Nel 2012 ho inaugurato le prime recensioni riguardanti i prodotti per la visione notturna. Mi sono specializzato nell’utilizzo dei visori notturni optoelettronici per poi passare ad analizzare i primi visori digitali notturni e i prodotti per la visione termica. Dopo aver curato lo speciale Visione Notturna per la rivista CacciaMagazine e aver creato il gruppo Facebook “Visori termici, visori notturni e fototrappolaggio” ho deciso di lavorare a questo nuovo progetto editoriale per separare questo genere di recensioni dal mio sito www.binomania.it dedicato ai binocoli, agli spotting scope e ai telescopi astronomici.