Recensione del visore termico Pulsar Helion XP 50

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Lo scorso anno durante la fiera SHOT SHOW, Pulsar presentò i nuovi visori termici Helion. Dato che l’interesse dei lettori verso questi prodotti è sempre piu’ ampio, ho deciso di chiedere ad Adinolfi Srl di Monza- distributore ufficiale per l’Italia- un esemplare che ho utilizzato, con un paio di smartphone, grazie all’applicazione Streamvision, di cui avevo già parlato nella recensione del Pulsar Digiforce 860 RT.

DATI TECNICI DICHIARATI DALLA CASA MADRE

 

  • Interfaccia utente immediata
  • Tre modalità di funzionamento: Rocce, Bosco, Identificazione
  • Tre modalità di calibrazione: Manuale, Semiautomatica e Automatica.
  • Otto tavolozze colori per l’osservazione
  • Accelerometro a 3 assi, giroscopio e magnetometro incorporati
  • Funzione di riparazione dei pixel difettosi
  • Telemetro stadiametrico
  • Opzione di spegnimento del display
  • Design funzionale ed ergonomico
  • Aggiornabilità delle caratteristiche
  • Ampia gamma di temperature d’esercizio (-25 °С … +50 °С)
VIDEOREGISTRAZIONE:
  • Video-/suono registratore incorporato
  • Integrazione con dispositivi mobili basati su Android e iOS
  • Wi-Fi. Telecomando e visione tramite smartphone
  • YouTube. Registrazione e streaming video diretto tramite smartphone grazie all’applicazione Stream Vision
 
GRUPPO BATTERIA:
  • Gruppi batteria Li-Ion a sgancio rapido IPS5/IPS10
  • Tempo di utilizzo in modalità Wi-Fi fino a 16 ore*
  • Funzionamento con batterie АА o CR123**
  • Ricarica batterie IPS5/IPS10 tramite USB
  • Prezzo listino ufficiale € 4.340,00
Immagine: Il visore termico Pulsar Helion XP 50 durante una fase del test

DOTAZIONE DI SERIE E COSTRUZIONE

 

La serie Helion è dotata di due linee,: la XP, oggetto di questo test, e la XQ.
La XP è la più performante e impiega un nuovissimo microbolometro ad alta definizione (640px  x 480 px) può montare tre obiettivi con lunghezza focale di 50 mm, 38 mm e 28 mm. L’XQ ha un sensore più’ piccolo, da 384×288, utilizza anche esso i  primi due obiettivi disponibili per la serie XP, mentre gode di un grandangolo differente,  di  19 mm.

Sia gli XP, sia gli XQ sono dotati di un sistema di aggiornamento delle immagini ad alta frequenza (50 hz) che consente di osservare i soggetti in rapido movimento senza perdite di definizioni o ritardi.

La sigla successiva a questi acronimi rappresenta la lunghezza focale dell’obiettivo montato. Sono rimasto piacevolmente sorpreso per questa caratteristica, giacché similmente alle reflex e  alle più’ recenti mirorr less è possibile cambiare obiettivo per una migliore personalizzazione del sistema. C’è chi, infatti, potrebbe prediligere delle riprese grandangolari e un’ottima profondità di campo e chi cercare il riconoscimento del soggetto.

Lo strumento è sicuramente compatto. La mia bilancia è elettronica ha stimato un peso pari a 562 g (con batteria e hand strap). Anche l’attacco a baionetta delle ottiche è impermeabilizzato, così  come il sistema di aggancio della batteria che promette un’ottima autonomia.
Il corpo è molto compatto e leggero, composto da polimeri antiurto, s’impugna alla perfezione in maniera sicura e si riesce a gestire tranquillamente a mano libera. Ovviamente questo visore è certificato waterproof con standard IPX7, ossia è in grado di resistere a un’immersione per trenta minuti a un metro di profondità.

Immagine: Il visore termico Pulsar Helion XP 50 è compatto e leggero

 

La loro temperatura di esercizio è compresa fra i -25 e i +50°. Nessun problema, quindi, se si volesse utilizzare sotto la pioggia.
Mi sembra che svolga egregiamente il suo compito anche il dissipatore di calore, ovviamente, devo confermare di averlo utilizzato soltanto tra Ottobre e Novembre.

Il Pulsar Helion è dotato di serie di un pacco batterie, un caricabatterie, una custodia, un cavo micro-USB, una cinghia hand strap, un panno per la pulizia della lente, la garanzia e il manuale di rapido utilizzo. E’ possibile acquistare separatamente un comando universale per controllare le varie funzioni. E’ dotato di una rotellina “encoder” da sempre presente nella serie Pulsar.

Ingrandimento ottico

Il visore termico Helion XP 50 offre un ingrandimento ottico nativo pari a 2.5x che arriva sino a 20X in digitale. E’ possibile regolare l’ingrandimento in due modalità: a variazione continua, oppure in modalità zoom digitale a tre passi (2x, 4x e 8x)

MESSA A FUOCO

Molto rapida. Ho calcolato dalla distanza minima (tre metri) all’infinito soltanto un quarto di giro.

Immagine: Il luminoso obiettivo da 50 mm

DISPLAY

Un altro “pezzo” di prestigio è il display amoled (640x480p px) regolabile grazie alle otto palette dai differenti colori che consentono di esaltare con precisione, secondo il proprio piacere, le variazioni di temperatura rispetto all’ambiente inquadrato. La caratteristica di questa soluzione è che, avendo gli stessi pixel del sensore, quando non si sta utilizzando lo zoom digitale, il processore video non è costretto ad applicare alcuna interpolazione, L’immagine è quindi veramente nitidissima, così come la sensibilità, il NETD, dichiarato, infatt,i dovrebbe essere inferiore ai 60mk.

TELEMETRO INCORPORATO

Per consentire di stimare le distanze è dotato di tre reticoli stadiametrici attraverso cui è possibile misurare l’altezza del soggetto inquadrato.
Può rilevare sino  a milleseicento metri una figura umana alta 170 cm (oppure un cervo), un cinghiale (70cm) e una lepre (30cm).

Immagine: Un bel primo piano sull’oculare del visore termico Pulsar Helion XP 50


REGISTRAZIONE

L’Helion XP 50 è dotato di un sistema integrato di registrazione delle immagini (DVR) grazie agli 8GB di memoria interna. In questo modo è possibile fotografare e riprendere i soggetti senza la necessità di utilizzare sistemi esterni di archiviazione o le minuscole schede SD .
Il trasferimento dei dati avviene in due modalità: attraverso un comune cavetto micro-usb o con la tecnologia wi-fi grazie l’applicazione gratuita Stream Vision che consente di “governare” in tempo reale il visore termico. La funzionalità di connessione senza fili WIFI è di 2.4 GHz e consente lo streaming in tempo reale se si utilizza con un tablet o con uno smartphone IOS o Android. Infatti è possibile in maniera semplice e intuitiva riprendere, fotografare, zoomare e scaricare direttamente in streaming le immagini ottenute. E’ possibile anche aggiornare il software in tutta semplicità. Il riconoscimento con gli smartphone è i tablet è rapidissimo. Giusto il tempo di attivare il WI-FI.

Immagine: Il riconoscimento con gli smartphone è i tablet è rapidissimo. Giusto il tempo di attivare il WI-FI

AVVIO E FACILITA’ DI NAVIGAZIONE

 Molto rapida: due secondi. Il menu, come anticipato è facile e intuitivo, all’atto pratico è possibile utilizzarlo immediatamente sul campo. Si dovrà piu’ che altro familiarizzare con la posizione dei pulsanti piuttosto che con il menu che è veramente a prova d’inesperto.

ALIMENTAZIONE

Il visore termico Pulsar Helion è alimentato da un pacco battrie (IPS5) espressamente progettata, in grado di garantire circa otto ore di autonomia, per chi avesse un’esigenza maggiore, è disponibile con un sovra-prezzo un battery pack maggiorato che è in grado di raddoppiare l’autonomia. Per chi come il sottoscritto possedesse dozzine di pile ricaricabili AA o CR123 è possibile acquistare un adattatore.

Immagine: Prova impermeabilizzazione? Fatta

 

PROVA SUL CAMPO

 

Vorrei spendere qualche riga sulla dotazione e sul funzionamento, anche se voi tutti vorreste sapere come si è comportato durante il test sul campo.
Anche se pare superfluo parlarne, la borsa in cordura è robusta e affidabile: è dotata di passante per la cintura, di una cinghia a tracolla e di una tasca interna, dove inserire una batteria aggiunta, il panno della pulizia o altri piccoli accessori, come il telecomando.
Il visore termico, come anticipato, è molto leggero, s’impugna con estrema sicurezza, grazie anche all’hand strap identico a quello in dotazione alle videocamere, è ovviamente possibile collegarlo ai comuni treppiedi fotografici per piazzarlo, ad esempio, fuori dall’altana o dal fuoristrada.
Data la sua leggerezza è anche possibile stancarsi poco facendo uso di un comodo monopiede di  carbonio. Durante le mie escursioni notturne ho utilizzato spesso un monopiede con una testa a sfera Sirui o con una bellissima testa artigianale costruita da Elio Biffi. Per le riprese fotografiche ho utilizzato un treppiede Berlebach Report con testa Benro Gimball Gh2.

 

 

 

 

Immagine: Aspettando..la notte

 

In caso di necessità l’avvio è molto rapido, i pulsanti sono pochi e la navigazione è intuitiva, si avvale del classico sistema. “ menu-seleziona icona- seleziona impostazione.” Ci sono due pulsanti che fungono da frecce e un tasto per l’attivazione –pausa, della registrazione. L’oculare è abbastanza confortevole, anche se penso, avrebbero potuto fare di meglio. E ‘invece molto utile il paraluce a fetta di salame.

Quello che mi ha stupito, rispetto ad altre soluzioni più economiche, è la capacità del visore di restituire delle immagini molto nitide e dettagliate. Riconoscere e non solo percepire delle lepri a centocinquanta metri di distanza alle ventuno di sera è estremamente appagante, così come ammirare una processione di cerve e di cinghiali scendere dalle montagne che circondano la Valganna.

Nelle notti in cui sono uscito con questo visore termico mi si è aperto un mondo nuovo: ho “scovato” non solo lepri e caprioli ,ma anche volpi e in una occasione  sono riuscito a vedere la inconfondibile sagoma di un  gufo appollaiato nel bosco, una prestazione che non ero mai riuscito a ottenere con il mio  discreto visore notturno.

 

Grazie all’ottimo refresh del display è possibile seguire gli animali senza fruscii o ritardi, ho visto ad esempio correre dei caprioli del prato e l’immagine, seppur fosse una rappresentazione del calore corporeo, era fluida come se stessi osservando con uno strumento ottico. Le differenze con un visore economico da mille euro si notano immediatamente.

Il mio cane, in piena notte. Ho volutamente evitato di inserire immagini che ho  ottenuto con questo visore in mezzo alla natura, in quanto, sono stare riprese “in zona parco” .

Anche avere un display con la stessa risoluzione del sensore, evita interpolazioni e perdite di velocità nella rappresentazione delle immagini. Un altro punto di forza è la batteria che si è scaricato neppure durante le serate con una temperatura sotto zero.

L’obiettivo da 50 mm in Germanio è ben protetto dietro un tappo ribaltabile che è impossibile da perdere, Mi è parso anche molto affidabile il sistema a baionetta per l’aggancio e sgancio dell’ottica (con pulsante di sicurezza) che consente un rapido cambio, ma anche di mantenere un ottimo grado d’impermeabilizzazione.


SISTEMA STREAM VISION


S’impara in dieci minuti! E ‘sufficiente andare sul sito delle applicazioni IOS o ANDROID e scaricar l’applicazione; il software non è esoso di RAM o della potenza dei comuni processori. Si installa rapidamente ed è immediatamente utilizzabile. E’ solo necessario attivare il Wi-Fi sul proprio smartphone e sul visore termico (basta premere per qualche istante uno dei pulsanti predefiniti) per vedere comparire immediatamente le immagini sul monitor.

La finestra dell’applicazione “Streamvision” è molto pratica e intuitiva

Ci sono dei pulsanti molto intuitivi per zoomare, registrare o fotografare. I filmati sono in formato nativo .AVI, per tale motivo è necessario scaricare un lettore video specifico, dato che, ad esempio, non è possibile trasferire in tempo reale i filmati attraverso WhatsApp che accetta mi pare  soltanto gli Mpeg4.

 

PREGI E DIFETTI

Pregi

  • Sensore da 640 pixel
  • Display
  • Costruzione e robustezza
  • Autonomia
  • Frame rate di 50 hz
  • Campo visivo ampio, 218 m a cento metri
  • Pupilla di uscita elevata  e confortevole (5 mm)

 

Difetti

  • Avrei preferito un oculare dal diametro più ampio.
Immagine: Il ponte di comando con i cinque pulsanti. Ci vogliono pochi minuti per acquisire una discreta confidenza

 

IN SINTESI

Il Pulsar Helion XP 50 si è rivelato un eccellente visore termico, con l’ottica da 50 mm è in grado di fornire con facilità e precisione il riconoscimento dei soggetti, fornendo nel frattempo una pupilla di uscita molto comoda. Possiede un frame rate alto e un ottimo sistema di registrazione-streaming. E ‘uno strumento eccellente per vari settori d’utilizzo, dalla caccia di selezione (dove è possibile utilizzarlo senza problemi secondo la normativa italiana) alla sorveglianza, sino ad arrivare alle applicazioni militari

RINGRAZIAMENTI

Colgo ancora una volta l’occasione per ringraziare Michele Adinolfi, proprietario dell’omonima ditta che è distributore ufficiale dei prodotti Pulsar, per aver fornito i prodotti oggetto di questo test,  oltre a lasciarmi sempre libero di citare le mie reali impressioni senza restrizione alcuna.

DISCLAIMER

“Termicienotturni.it” è un progetto editoriale di Piergiovanni Salimbeni – Giornalista Indipendente. I prodotti testati non sono in vendita, sono restituiti dopo la visione e non percepisco nessuna percentuale sulla eventuale vendita del modello recensito. Il distributore italiano di questo prodotto   (https://www.adinolfi.com) ha inviato il prodotto in visione  lasciandomi libero di citare le mie impressioni imparziali come è dovere di ogni giornalista.

 

Mi chiamo Piergiovanni Salimbeni, sono un giornalista indipendente iscritto all’Ordine Professionale dei Giornalisti della Lombardia. Sono nato il 17 Febbraio del 1975 e nel 1997 ho iniziato le mie prime collaborazioni editoriali con alcuni mensili nazionali. Mi sono laureato presso l’Università Statale di Milano con una tesi riguardante i danni da inquinamento elettromagnetico e le antenne di Radio Vaticana. Da quasi venti anni mi occupo di test strumentali, ho iniziato con i telescopi astronomici, per poi specializzarmi nelle ottiche naturalistiche. Nel 2012 ho inaugurato le prime recensioni riguardanti i prodotti per la visione notturna. Mi sono specializzato nell’utilizzo dei visori notturni optoelettronici per poi passare ad analizzare i primi visori digitali notturni e i prodotti per la visione termica. Dopo aver curato lo speciale Visione Notturna per la rivista CacciaMagazine e aver creato il gruppo Facebook “Visori termici, visori notturni e fototrappolaggio” ho deciso di lavorare a questo nuovo progetto editoriale per separare questo genere di recensioni dal mio sito www.binomania.it  dedicato ai binocoli, agli spotting scope e ai telescopi astronomici.